di Marta Naddei
Nel giorno del compimento del duecentesimo giorno del suo doppio incarico, un “festeggiamento” peggiore non poteva esserci. Con in tasca l’avviso di garanzia recapitatogli per le storture negli atti amministrativi legati al Crescent e il provvedimento di sequestro preventivo dell’intero cantiere, il primo cittadino Vincenzo De Luca se l’è presa con questo mondo e pure quell’altro. Insomma, se la miglior difesa è l’attacco, questa espressione, al sindaco e viceministro in attesa di deleghe, è ben chiara. L’esplosione della bomba del Crescent (ricordate i due ordigni bellici trovati durante gli scavi del cantiere disinnescati?) questa volta è stata inevitabile ed il sindaco, probabilmente, il colpo l’ha accusato e come: una furia ironica e non, caratterizzata da una insolita costanza di pubblicazione di “post” e di “tweet” su Facebook e su Twitter nell’arco di un ridottissimo spazio temporale. Dicendosi disposto anche a pubblicare il proprio avviso di garanzia per valutare insieme all’utenza il provvedimento giudiziario notificatogli, il sindaco fa un paio di conti e prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Ogni opera pubblica, un procedimento giudiziario. Ogni variante urbanistica, un avviso di garanzia. Oggi arriva quello relativo al Crescent. Tranquilli!!! Siamo in perfetta media inglese». Così, il primo cittadino indagato prova a tranquillizzare gli accoliti che su Facebook esprimevano indignazione nei confronti dell’azione giudiziaria intrapresa nei confronti di De Luca e i suoi. Quanto accaduto ieri mattina, ha assunto, poi, anche caratteri di disastro sociale tra perdita occupazionale e fuga degli investitori dall’Italia. Questo perché hanno chiuso il cantiere di santa Teresa: «Iniziativa giudiziaria sul Crescent. Sequestro di cantiere. Duecento operai senza lavoro (gli operai sul cantiere sfiorano appena il centinaio, ndr). E’ un formidabile impulso agli investitori a lasciare l’Italia. Si perderà ancora altro tempo ma nel rispetto di tutti andremo avanti» – scrive ancora il sindaco. Ovviamente, non poteva mancare l’attacco ad ambientalisti e comitati che hanno segnato un bel punto a loro favore e che sono concausa del declino di cui sopra: «La sottocultura della mummificazione del territorio, il finto ambientalismo, la palude burocratica sono sempre di più un grande problema per lo sviluppo dell’Italia. Si rischia davvero un declino inarrestabile». Ma Vincenzo De Luca non è stato l’unico ad esprimersi. Ci ha pensato, infatti, anche il suo alter ego, Vicienzo De Luca che per ogni “post” pubblicato dal (vero) sindaco ne ha creato uno ad arte, anche se la paternità del primo commento post notifica del provvedimento spetta proprio al falso primo cittadino: «I vostri comitati e comitatini non mi fermeranno. Io vi rado al suolo! Le vostre carte e cartuscelle le userò per incartare i carciofi arrostiti nocerini!». Probabilmente, è quello che il vero Vincenzo De Luca ha pensato per tutta la giornata di ieri.