di Erika Noschese
Liberali, centristi e riformisti insieme, sotto un unico grande partito. Nasce così Popolari Riformisti Liberali, presentato ieri a Napoli: si tratta, infatti, di un nuovo partito di ispirazione regionale battezzato da Paolo Cirino Pomicino, un big della Prima Repubblica. Pomicino dice che non sarà iscritto alla nuova formazione di cui invece fanno parte altri nomi noti della Prima e della Seconda Repubblica, come l’irpino ex Dc e Forza Italia Giuseppe Gargani e la beneventana ex Udc e Ncd Erminia Mazzoni. Con loro anche l’ex consigliere comunale di Napoli, ed ex Forza Italia, Stanislao Lanzotti, e altri amministratori comunali campani. In attesa dell’assemblea costituente in programma a Gennaio chiaro l’obiettivo comune: “Tornare a fare politica con la P maiuscola e dare un valore all’impegno”. “Ho seguito il loro percorso – ha dichiarato Pomicino – partito dopo le ultime elezioni Comunali a Benevento, Salerno e Napoli, dove si sono presentate liste civiche, autonomamente popolari e moderati, che hanno ottenuto un buon successo, con due consiglieri eletti a Napoli e due a Salerno. Sono stati improvvisamente punti di riferimento di queste iniziative, anche alla luce del fatto che non ci sono partiti italiani che indicano identità culturali”. Da Pomicino anche una frecciata ai piccoli partiti che occupano la galassia del Centro: “Ci sono nomi divertenti come Cambiamo, Noi Italia, Italia Viva, Azione, mentre se guardiamo le elezioni tedesche lì si confrontano i socialisti, i popolari, i verdi e i liberali dell’Fdp. Famiglie politiche vere, che governano lì ma anche in Spagna, in Portogallo e in Austria”. La strada verso il Centro parte dalla Campania ma guarda anche al percorso seguito da Matteo Renzi e Carlo Calenda: “Due che vivono un dramma vero – punzecchia Pomicino – perché’ non si mettono d’accordo avendo partiti personali, che hanno sostituito la cultura di riferimento con il personaggio del segretario politico. Se pensassero solo a essere liberali e popolari avrebbero fatto partito insieme, ma così non si fondono. Ma io guardo anche al Pd, che non ha un partito personale, ma ha cambiato sette segretari in 14 anni, anche lì siamo al disastro. Per questo una fiammella che sorge in una Regione è da accogliere con favore, tenterò di aiutarli con il tifo e la forza che mi resta” Tra noi – spiega Pomicino – non esiste più l’orbita centrale ed è giusto che Lanzotti a Napoli, Erminia Mazzoni e Aniello Salzano e Barbara Figliolia a Salerno, con loro anche Peppino Gargani, facciano una comune esperienza”. Alla presentazione di ieri mattina erano al tavolo anche il notaio Roberto Cogliandro, Massimo Taglialatela, l’assessore al Verde e Salute del Comune di Napoli Vincenzo Santagada, la neo presidente della I Municipalita’ di Napoli Giovanna Mazzone, la docente Marilù Ferrara capolista della lista Azzurri per Napoli, Riccardo Monti, Massimo Pepe, la consigliera al comune di Salerno Barbara Figliolia, Aniello Salzano, Mario Polichetti, Alberigo Festa, Giuseppe Vecchione e Antonio Rossi. “Non sarò iscritto – spiega Pomicino – ma sono diventato un loro tifoso, tentando di fare un team tank con Ranieri, Mazzarella, Gargani. Lavoriamo insieme e tentiamo di allargare ancora il tavolo per offrire alle istituzioni delle soluzioni con l’esperienza di cultura di governo”. Esperienza che pensa anche al debito del Comune di Napoli con una proposta elaborata con il contributo di Paolo Cirino Pomicino, Eugenio Mazzarella e Umberto Ranieri, che spingono per una soluzione di mercato, con un modello che possa essere replicato per altri grandi capoluoghi di Regione: una newco, inizialmente 100 per cento del Comune, con il compito di valorizzare il proprio patrimonio, di riscuotere i crediti, di pagare i debiti verso i fornitori e verso terzi percorrendo la vecchia strada del “saldo e stralcio”. Un percorso che nasce a Napoli ma che “i centristi – spiega Pomicino – vorrebbero sollecitare anche per altre Regioni attraverso l’idea di organizzare partiti regionali”, per trovare nuove strade diverse da Napoli dove “la politica – spiega – è sprofondata e alle elezioni comunali c’erano 33 liste, una vergogna nazionale”. Tra i presenti la consigliera comunale di Salerno, Barbara Figliolia: “Credo fermamente nel progetto che stanno portando avanti i miei amici, in modo particolare Gargani e Pomicino – ha dichiarato la salernitana – L’Italia ha bisogno di nuovo dei partiti, quelli che hanno fatto grande il nostro Paese e mi riferisco in modo particolare al partito dei Cattolici Democratici, all’area Liberale e quella socialista riformista. Gli italiani stanno prendendo coscienza: non è più possibile continuare con partiti distinti e personali”.