L'editoriale/ Gesac, quell'accordo osteggiato dieci anni fa - Le Cronache
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L’editoriale/ Gesac, quell’accordo osteggiato dieci anni fa

L’editoriale/ Gesac, quell’accordo osteggiato dieci anni fa

di Andrea Pellegrino

Aeroporto in tutte le salse. Aeroporto di Salerno che precipita in tutte le discussioni politiche. Che è piombato addirittura nella campagna congressuale del Pd con la visita di Maurizio Martina, la scorsa sera, allo scalo di Pontecagnano Faiano. .Aeroporto che approda anche all’insediamento del primo Consiglio provinciale con i duri attacchi dei neo consiglieri Dante Santoro (DemA) ed Ernesto Sica (Lega). La richiesta è semplice e scontata:la firma dei Ministeri(Mise e Mef) per autorizzare gli investimenti e consentire l’accordo con la Gesac e far partire (finalmente) i primi voli. Ma al di là delle responsabilità attuali del governo, la ricostruzione della lunghissima e travagliata vicenda legata all’aeroporto di Pontecagnano Faiano è utile per arrivare allo stato attuale. Una partita che si sarebbe potuta chiudere circa dieci anni fa, non osteggiando quell’accordo (con Gesac) che oggi è considerato la panacea di tutti i mali. Un percorso che fu iniziato dai vertici dell’epoca di Camera di Commercio e Provincia di Salerno ma rallentato e bloccato dalla volontà (di quel tempo) di supremazia salernitana rispetto ai cugini napoletani.Era l’epoca diAntonio Bassolino, governatore della Campania, e Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno. Uno scontro politico durissimo dove, tra le tante cose,a pagarne le conseguenze fu(e lo è ancora) l’Aeroporto “Costa d’Amalfi” di Pontecagnano Faiano. Basti pensare che ilComune di Salerno poco dopo uscì perfino dal Consorzio Aeroportuale gettando, così,definitivamente la spugna. Quell’accordo,oggi favorito dai vertici regionali ed a forze politiche vicine all’attuale presidente della Regione, avrebbe cambiato il corso della storia turistica ed imprenditoriale della provincia di Salerno. Invece dopo 15 anni, per una mera battaglia politica, siamo ritornati al  punto di partenza. Dimenticando la storia ed addossando le colpe (che pure ha) al Governo.