E’ affetta da asma bronchiale e, dunque, impossibilitata a vivere in un ambiente malsano. Laura I., 50enne di Salerno, nonostante la sua patologia che l’ha costretta più volte a far ricorso alle cure dei medici del pronto soccorso, oggi, si sente abbandonata dalle istituzioni. La sua storia inizia nel 2015 quando il settore socio formativo del Comune di Salerno concede alla donna e alla sua famiglia, tra cui due minori, l’alloggio – seppur in maniera provvisoria – erp di proprietà comunale di via Menna. Per una serie di ragioni chiede uno scambio di alloggio con una famiglia che, invece, viveva in via Gelso, in un alloggio di proprietà Iacp. Uno scambio disposto e autorizzato dal direttore del settore dell’ufficio casa del Comune. L’abitazione nei pressi della zona Carmine altro non è che un sottostrada le cui condizioni peggiorano, anno dopo anno, anche a causa dell’assenza di manutenzione ordinaria. E sono proprio l’umidità e tutte le conseguenze che ne derivano a far aggravare ulteriormente le condizioni di salute di Laura che, dopo vari interventi medici e corse al pronto soccorso del Ruggi d’Aragona, nel mese di giugno del 2017 è costretta a lasciare momentaneamente l’abitazione, seppur per pochi giorni. E’ ospite, infatti, di una casa vacanze di via Gelso che le costa 30 euro a notte. Somma di denaro che la donna ha dovuto pagare nonostante le precarie condizioni economiche della famiglia. Ad oggi, numerose sono state le richieste avanzate agli organi competenti – anche e soprattutto dall’amministratrice di condominio – per chiedere provvedimenti immediati affinché l’ambiente diventi nuovamente vivibile. Le condizioni economiche della 50enne salernitana non le permettono di pagarsi un affitto; da qui, dunque, la necessità di un alloggio Iacp. La struttura, oggi, è in condizioni di assoluto degrado con il wc totalmente inutilizzabile a causa dei calcinacci caduti, infiltrazioni d’acqua, muffa e aria irrespirabile. Come già anticipato, in casa vi sono anche due minori e da tempo si chiede l’intervento degli organi preposti senza alcun risultato, nonostante i vari solleciti all’ufficio case da parte dell’amministratore di condominio, le cui pec sono risultate vane e senza alcuna risposta.
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