Molto più della spesa sospesa. I cittadini non dovranno scegliere un prodotto tra tanti, lasciato in un carrello da una persona di buon cuore ma potranno comprare ciò di cui hanno bisogno. È questa, in sintesi, l’idea dell’associazione culturale Iperion che ha lanciato “lo scontrino sospeso”. Un’iniziativa necessaria mai come in questo periodo perché l’emergenza sembra aver messo in ginocchio l’economia di una città, già provata da una crisi mai superata davvero. Il presidente Gianluca Cammarano e il suo vice Vittorio Cicalese – ideatore e promotore dell’iniziativa – con l’ausilio del Movimento nazionale di Difesa del Cittadino lanceranno proprio in questi giorni su tutto il territorio di Salerno città, da estendere su tutta la provincia e regione Campania l’iniziativa dello scontrino sospeso. «E’ un po’ diverso dalla concezione della spesa sospesa perché cerchiamo di aiutare le persone non soltanto adesso ma anche in futuro – ha dichiarato il presidente Cammarano – Le persone che vanno al supermercato possono lasciare una piccola donazione e il gestore dell’attività che ritira questa quota può decidere di cumulare fino al raggiungimento dei 20 euro, tetto massimo proposto per una spesa di beni di prima necessità in un nucleo familiare composto da 3 persone». Chi fa la donazione attesterà su una tabella la donazione effettuata, mentre chi usufrirà dello scontrino sospeso dovrà compilare e firmare un’autocertificazione dichiarando di ritirare questo scontrino sospeso. Un primo step, insomma, perché successivamente – e anche una volta terminata l’emergenza Coronavirus – l’aiuto continuerà, grazie ai dati già raccolti durante questa prima fase grazie alla compilazione dell’autocertificazione. «L’associazione Iperion scende in campo perché cerchiamo di dare una mano in questo momento disastroso. Anche un’associazione culturale come la nostra può muoversi per dare una mano concreta in questa fase particolare – ha poi aggiunto Gianluca Cammarano – Per noi la cultura è a 360 gradi e non può non comprendere l’umanità». Vittorio Cicalese – in questa fase – è al lavoro in una duplice veste: vicepresidente di Iperion e delegato del Movimento nazionale di Difesa del Cittadino. Lo scontrino sospeso è «un procedimento semplice, che tutela la privacy del cittadino e consente a chi ne ha bisogno di fare la spesa con un ammontare economico predefinito (20 euro a settimana) frutto delle donazioni effettuate dai clienti che ne hanno volontà – ha spiegato Cicalese – Proprio come accade per il caffè sospeso, infatti, ogni cliente potrà donare una cifra dai due euro in su per poter consentire al punto vendita di avere a disposizione uno o più scontrini sospesi da poter spendere nel medesimo esercizio commerciale». Come funziona? «Ogni cliente potrà donare liberamente, inserendo il suo nome e cognome su una tabella donatori che sarà presente sia per ringraziare il donatore, sia per censirlo e poterlo ringraziare a bocce ferme per il gesto compiuto, sia per avere una più rapida rendicontazione delle donazioni ricevute. Ogni cliente bisognoso potrà usufruire dello scontrino sospeso a due condizioni: 1. che la cifra sia stata già raggiunta dal punto vendita (se non ci sono scontrini sospesi non è possibile effettuare la spesa, altrimenti il punto vendita ci andrebbe a perdere e non è assolutamente nostra intenzione); 2. che compili un modulo di autocertificazione attestante la necessità di utilizzo di tale servizio». A cosa serve l’autocertificazione? «Rispetto al medesimo progetto attivato in altre regioni d’Italia dal Movimento Difesa del Cittadino, noi abbiamo snellito la procedura (si prevedeva la necessità di fornire copia del documento d’identità, copia dello stato di famiglia e liberatoria per la privacy) grazie al fondamentale supporto del responsabile provinciale e vicepresidente nazionale di Mdc, Peppino Nuvoli. Questo documento serve per certificare lo stato di bisogno del cliente e per verificare che non venga utilizzato lo stesso servizio in più punti vendita aderenti sul territorio. Personale addetto delle associazioni di supporto e del Movimento Difesa del Cittadino, avrà cura di verificare eventuali “frodi” e segnalarlo ai punti vendita per evitare che nei giorni successivi si possa verificare nuovamente questo atto d’ingiustizia verso chi ne ha realmente bisogno». Qual è la differenza rispetto alla spesa sospesa? «Ce ne sono molte. La prima è che non c’è un limite ai pezzi prelevabili. C’è un limite di spesa, per beni di prima necessità, che consente alla famiglia di avere un discreto budget a disposizione per provvedere al sostentamento di base del proprio nucleo familiare. La seconda è che c’è il rispetto della privacy: il documento viene rilasciato direttamente in cassa e successivamente viene consegnato un normale scontrino fiscale, come quando si effettua la spesa con denaro proprio. La terza è che si limitano i gesti di furbizia di alcuni: con la spesa sospesa non è possibile prevedere quante volte la stessa persona o una persona del medesimo nucleo familiare si recherà in uno o più punti vendita a prelevare vari articoli dal carrello. Grazie all’autocertificazione, sì». Chi informa del servizio? «Ogni punto vendita aderente avrà dei mini-manifesti affissi alle casse e all’ingresso per spiegare come funziona il servizio. Sul manifesto sono presenti due numeri di telefono: il mio e quello del responsabile provinciale di Salerno del Movimento a Difesa del Cittadino. Ogni cassa avrà a disposizione una tabella compilabile per i donatori, per ogni cliente che intenda effettuare una donazione. Ogni persona potrà scaricare dai siti internet e sui nostri canali social il modulo di autocertificazione, o provvedere alla compilazione dopo averne ritirato uno in copia presso il punto vendita aderente. Stiamo fornendo in prima persona il materiale in formato cartaceo, per evitare di creare ulteriori incombenze ai punti vendita aderenti. Qualora altri punti vendita intendessero aderire, possiamo distribuire noi il cartaceo presso ogni attività commerciale del territorio». Le donazioni vanno “battute” a scontrino? «No, altrimenti non è possibile per il cliente bisognoso avere il suo scontrino. Ogni donazione sarà raccolta in un banale contenitore e, al raggiungimento della cifra, si provvederà a recuperare dal medesimo contenitore la cifra utilizzata per lo scontrino sospeso utilizzato».
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