I fondi regionali al progetto promosso dalla Pro Loco presieduta dal fratello dell’assessore regionale. Scoppia il caso Matera in Regione Campania. Teggiano è tra i comuni destinatari di 100mila euro. Qui si organizza l’evento “Alla tavola della Principessa Costanza”. Tra gli organizzatori c’è la Pro Loco, guidata da Biagio Matera, fratello dell’assessore al turismo Corrado. A sollevare il caso è l’ex consigliere regionale Salvatore Ronghi, portavoce territoriale di Azione Nazionale: «È solo un caso che l’assessore regionale al turismo, Corrado Matera, sia nato proprio a Teggiano e che a capo della Pro Loco ci sia Biagio Matera, fratello dell’assessore regionale? Se tali “coincidenze” fossero capitate ad un assessore del centrodestra? C’è qualche consigliere regionale che possa chiedere lumi? Se il centrodestra non esiste, i “moralizzatori” del M5S che fanno?». Ma Ronghi ha già pronti due esposti, l’uno alla Procura della Repubblica e l’altro alla Procura della Corte dei Conti sui fondi a pioggia elargiti dalla Regione: «Mi domando se tutto questo è nella legittimità degli atti e se rappresenta il ‘nuovo corso’ di De Luca che continua ad esercitare un ampio potere grazie anche ad un’opposizione molto evanescente» – sottolinea Ronghi che aggiunge: «se cio’ fosse accaduto con la Giunta Caldoro, ci sarebbe stato lo stesso assordante silenzio?». A sollevare la polemica è anche il consigliere regionale dei Fratelli d’Italia, Alberico Gambino: «E’ impressionante constatare come il “governo solo mediatico di De Luca” sia stato capace, anche nella distribuzione delle già poche risorse destinate al finanziamento degli eventi culturali organizzati dai comuni da giugno 2016 a gennaio 2017, di favorire i soliti noti di stretta osservanza Pd a discapito di territori ed iniziative che continuano ad essere penalizzati da un’azione governativa che mostra il meglio di sé solo quando si tratta di accontentare sindaci e comuni vicini al credo deluchiano». «Non è più tollerabile che finanziamenti comunitari, già inopportunamente utilizzati per altre misure al solo scopo di sottrarre al suo bilancio di riferimento spese e debiti per manifestazioni che dovrebbero gravare soprattutto sui bilanci dei comuni organizzatori, siano distribuiti non sulla scorta del merito e della qualità dei progetti presentati ma solo ed esclusivamente per appartenenza e fedeltà. I comuni superficialmente esclusi con motivazioni farlocche e risibili (come, ad esempio, Sarno e Montesano sulla Marcellana) – prosegue Alberico Gambino – hanno il diritto di vedersi raggiunti da finanziamenti senza i quali non possono realizzare programmi e progetti di sviluppo e di indiscutibile pregnanza sociale e turistica, così come il governatore De Luca ha l’obbligo, morale prima che istituzionale, di invertire la rotta e dedicare attenzione concreta a tutti i territori, a prescindere se governati da amici o meno, incominciando dal considerare che le risorse disponibili vanno distribuite con equilibrio e lungimiranza e che determinati comuni, seppur importanti per popolazione e/o prestigio naturalistico, possono e debbono accedere ai finanziamenti comunitari ma in proporzione e secondo percentuali di finanziabilità uguali per tutti. Non è accettabile che manifestazioni turistiche, anche di spessore, debbano ricevere finanziamenti complessivi – magari stanziati su più misure diverse – che superano addirittura la somma poi concretamente impegnata dal Comune, a meno che non si pensa che anche i costi del personale impegnato piuttosto che i concerti di piazza collaterali debbano essere finanziati con i fondi regionali senza nessun gravame sui bilanci comunali». Non mette limiti alla Provvidenza, Gianfranco Valiante, sindaco di Baronissi ed ex consigliere regionale di “Campania Libera” che si è visto bocciare il suo progetto “Luci dell’Irno. «Le vie del Signore sono infinite – dice Valiante – confidiamo nei finanziamenti che saranno stanziati per le attività culturali».
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