di Erika Noschese
L’inaugurazione della nuova edizione della kermesse Luci d’Artista continua a trascinare con sé non poche polemiche, non solo da parte di chi contesta la “bellezza” delle luminarie installate dal colosso francese Blachére Illumination ma anche e soprattutto da parte dei residenti delle zone “lasciate al buio”. A lanciare un appello all’amministrazione comunale sono gli abitanti di via Irno, attraverso la portavoce Anna Della Venuta per chiedere l’installazione di alcune luci anche nella zona in questione. «Via Irno è la strada principale di ingresso alla città e non la si può lasciare al buio, fino a via Nizza», ha dichiarato la signora Anna che insieme al marito Matteo Ciccullo lancia un appello al sindaco Napoli «se non altro, per far felice i bambini della zona che potrebbero ammirare le installazioni», aggiunge la Della Venuta, secondo cui il sindaco – lo scorso anno – aveva detto ai cittadini che avrebbe provveduto ad illuminare anche le zone lasciate al buio, salvo poi far ritorno sui suoi passi. Una situazione identica a quella dello scorso anno quando, in occasione dell’inaugurazione di Luci d’Artista, i residenti di via Irno sistemarono dei lumini lungo la strada, in segno di protesta contro l’amministrazione comunale. Per sollecitare i vertici di Palazzo di Città ci fu anche una raccolta firme, consegnata al sindaco Napoli ma senza alcun risultato. A far sentire la loro voce anche i titolari di esercizi commerciali che vorrebbero poter vedere la zona illuminata, come accade in centro, dal mese di novembre a gennaio. Polemiche, queste, che non sono nuove ai vertici di Palazzo Guerra che già a pochi giorni dall’inaugurazione della tredicesima edizione di Luci d’Artista hanno tentato di mettere a tacere la querelle, attravrso il primo cittadino che dichiarava: «Capita sempre che qualche zona abbia qualche difficoltà. Si fa quel che si può: invece di fare una spolverata un po’ dappertutto che non avrebbe significato, si fanno delle iniziative significative che raccolgono i grandi flussi di traffico. Non è una festa patronale ma un’iniziativa di marketing territoriale». Un messaggio sicuramente chiaro ma che va comunque a scontrarsi con l’opininone dei residenti che chiedono di “illuminare a festa” anche via Irno, così da dare un impatto diverso ai tanti visitatori che giungono da fuori provincia e percorrono il tratto di strada fino a via Nizza, al buio.