di Erika Noschese
«Sono state dette tutte fandonie, per quieto vivere prenderò a breve una decisione». Prova a mettere a tacere le polemiche l’avvocato Franco Massimo Lanocita, past president e vice presidente del Conservatorio di Salerno dopo quanto accaduto in questi giorni quando il ministro dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini nomina presidente della struttura di via Salvatore de Renzi il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di Padula, Pietro Mandia presidente del Cda del Martucci. Una nomina contestata e ostacolata fin dall’inizio, secondo quanto traspare, tanto che il parlamentare di Forza Italia, Francesco Maria Rubano ha presentato un’interrogazione parlamentare all’indomani delle dimissioni presentate dallo stesso Mandia, poche ore dopo la nomina. Lanocita era tra i più quotati all’incarico, come conferma proprio l’avvocato che, pur scegliendo la via del silenzio, non nasconde la sua amarezza e la sua delusione: «Sicuramente sono tra quelli con più titoli – ha infatti aggiunto – Questo però può non significare nulla, il problema è che sono quello che non ha alcun partito politico alle spalle, non ho padrini politici ma solo l’affetto e la stima del Consiglio accademico dei docenti del conservatorio». E alla domanda se pensa possa trattarsi dell’ennesimo caso di sistema di potere taglia corto: «Non è che si infiltra, c’è sempre stato ma non mi faccia dire nulla, dica pure che non voglio parlare». Poche parole che fanno emergere tutta la delusione di un uomo che ha competenze e titoli per un ruolo di prestigio quale il presidente del Conservatorio Martucci di Salerno ma che deve fare i conti con la politica che puntualmente è presente. Maffia, ad esempio, direttore del Martucci è stato tra i candidati al consiglio comunale alle scorse elezioni amministrative con una lista di partito a sostegno del centrosinistra e da sempre vicina all’amministrazione Napoli e al governo regionale. Nulla di strano, sia chiaro ma è evidente la “lontananza” politica dell’avvocato Lanocita che, sul piano professionale, porta avanti la battaglia contro le fonderie Pisano, dunque contro l’amministrazione comunale che in questi anni nulla ha fatto per tutelare la pubblica incolumità nonostante le tante denunce del comitato Salute e Vita e le tante segnalazioni dei residenti della Valle dell’Irno. Proprio nell’interrogazione presentata dal parlamentare Rubano emerge che in “lista” per l’ambita carica vi era anche Stefano Albano, classe 1966, pianista e dirigente scolastico che “risulta avere legami di parentela stretti con il Direttore del predetto conservatorio”. Resta da chiarire il perchè Maffia, subito dopo la nomina di Mandia avrebbe chiamato Lanocita per riferire di quanto accaduto e quest’ultimo si sarebbe poi recato dal dirigente scolastico fino alle dimissioni, avvenute successivamente all’incontro. Dettagli che l’avvocato non ha voluto chiarire, scegliendo la via del silenzio ma intanto si attende la decisione del ministro che potrebbe, in attesa di ulteriori chiarimenti, commissariare il Martucci di Salerno.