Landolfi, il cavallo di troia della Schlein per prendersi il Pd a Salerno - Le Cronache
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Landolfi, il cavallo di troia della Schlein per prendersi il Pd a Salerno

Landolfi, il cavallo di troia della Schlein per prendersi il Pd a Salerno

Le voci di corridoio dal palazzo romano si fanno più insistenti, bisogna mettere in atto un piano per contrastare l’avanza nazionale di Vincenzo De Luca. IL Governatore è già in campagna elettorale per presentarsi per il terzo mandato alla Regione e demolire quel Pd che vuole contrastarne l’elezione. Si sussurra che la controffensiva delle segreteria nazionale parta proprio da Salerno, la cassaforte di voti e di consenso di De Luca e dove il Pd conta meno che zero.
Le pesanti dichiarazioni del Governatore contro la Schlein e il suo cerchio magico napoletano, capeggiato da Ruotolo e pochi altri, sono il viatico per un cappotto al contrario alle Europee che segnerebbe la fine della nuova segreteria. Senza l’appoggio di De Luca la Campania risschia di diventare una Caporetto per il Pd. Con tutte le conseguenze del caso. L’idea messa sul tavolo è quella di spezzare la linea tra il Pd locale e De Luca, cercando di cambiare il segretario provinciale Enzo Luciano che pur nelle difficoltà in cui vive il partito ha portato a casa risultati superiori a molte altre città. Nonostante l’anemica amministrazione comunale tiene a Salerno come può, coglie buoni risultati in Provincia, vedi Agropoli, Nocera e Castel San Giorgio, ha in Alfieri un punto di riferimento importante che coagula bene il Cilento. Ed ha rilanciato la Provincia, ente finito sotto inchiesta con Canfora e Di Nesta (vedi condanne definitive) e in una bolla di sapone con Strianese.
E qui entra in campo Landolfi, attualmente con un incarico alla Provincia (i compagni hanno sempre una poltrona da occupare) e che la Schlein vorrebbe candidare alla segreteria provinciale per mettere piede nel regno di De Luca. Per la Schlein e i suoi consglieri è l’uomo adatto per tentare il blitz in via Manzo. Conosce bene i meccanismi del partito, potrà contattare qualche malpancista del Pd, lavorererebbe ai fianchi di qualche sindaco per carpire voti, sperando in qualcuno che rimanga escluso dalle prossime provinciali, dove Enzo Luciano punta su Fiore come vice presidente per prendere due piccioni con una fava. Liberare un posto al Comune e mettere nell’angolo Cerretani, la cua candidature per certi versi è stata subita. Landolfi divenne consigliere comunale grazie all’appoggio che ebbe dallo stesso De Luca, candidato sindaco, che lo fece votare per non lasciarlo a piedi. Insomma un politico di professione che secondo alcune voci tenterebbe il gran salto per trovare spazio nell’agine politico. Una trattativa non facile anche perchè l’idea è quella di un Enzo Luciano bis a grande maggioranza, prima di candidarlo a sindaco la prossima volta. De Luca è sicuro che resterà ancora a lungo alla Regione. E vista l’opposizione, Fico o non Fico, non ha tutti i torti.
t*