L'Agro si sdoppia tra comunali e provinciali - Le Cronache
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L’Agro si sdoppia tra comunali e provinciali

L’Agro si sdoppia tra comunali e provinciali

di Red.Cro.

Con la fine di novembre si apre la partita più importante nell’Agro nocerino per la politica locale: le candidature al Consiglio provinciale. Centrosinistra e centrodestra si daranno battaglia e la scelta dei nomi sarà, in alcuni Comuni anche il banco di prova per le elezioni amministrative della prossima primavera. Il Pd e il centrosinistra intendono scendere in campo con con pezzi da novanta e la fine del pressing su Torquato a Nocera Inferiore ha proprio questo significato. Non disturbare il primo cittadino sia per non spingerlo tra le braccia di Cirielli e poi per portare vicino a Strianese quanti più consiglieri provinciali possibili provenienti da Nocera Inferiore. Torquato, che però non è nato ieri va avanti per la sua strada senza perdere di vista la sua candidatura vera: quella alle regionali del 2020. Probabilmente il sindaco di Nocera Inferiore lascerà liberi i suoi fedelissimi per non chiudersi nessuna porta e quindi non si farà scoprire né con De Luca né con Cirielli, ed altrettanto faranno gli altri sindaci che coltivano ambizioni regionali. Avvantaggiati sono quei Comuni dove invece non c’è un appuntamento elettorale locale e quindi si parla sempre più insistentemente di Paola Lanzara a Castel San Giorgio, di Giorgio Marchese a Siano e di Antonio Somma a Mercato San Severino e sicuramente farà ferro e fuoco anche il consigliere regionale Tommaso Amabile per portare a palazzo Sant’Agostino il primo cittadino di Fisciano. Nel centro dell’Agro, invece, esclusa Scafati per il commissariamento e Sarno, Pagani e Nocera Superiore che andranno al voto, restano solo Angri ed i piccoli comuni. Una rappresentanza che non fa certo dormire sonni tranquilli ai leader dei partiti che desidererebbero mettere una seria ipoteca sui grandi comuni in vista del voto regionale. Di certo, dopo la sconfitta ad Avellino città il vero vecchio tagliato fuori dalla politica dell’Agro risulta Ciriaco De Mita. I pochi centristi rimasti non hanno lasciato l’Udc e il vecchio leone democristiano potrà contare solo sull’appoggio di pochi amici personali oramai fuori, però, dalla politica attiva, da anni. Giovanni Russo a Nocera Superiore, Qualche altro ex a Sarno e Longanella a Castel San Giorgio che si vocifera voglia candidare alla Provincia il nipote assessore della giunta Lanzara. Davvero troppo poco per rappresentare un pericolo, e forse neanche una preoccupazione.
Restano alcune incognite a Roccapiemonte dove non si capisce, dopo un anno e mezzo dal voto, a quale partito abbia deciso di aderire Carmine Pagano che durante la campagna elettorale ha flirtato sia con la destra che con la sinistra, a San Marzano sul Sarno, dove Cosimo Annunziata ad ogni appuntamento elettorale finisce per promettere a tutti il suo impegno per poi finire per non concederlo a nessuno, e altri piccoli dubbi su realtà talmente microscopiche da non rappresentare che pochi decimali come Corbara, Tramonti e Bracigliano
Le cene si stanno già sprecando sia quelle riservate che quelle pubbliche, ma l’attesa è destinata a divenire spasmodica a dicembre quando per Natale tutto dovrebbe essere oramai chiaro. Centrodestra e centrosinistra, nell’Agro devono fare essenzialmente i conti con i grillini del Movimento Cinque Stelle non quantizzabili elettoralmente perché precedentemente non avevano rappresentanza. Non è che oggi l’abbiano, ma certo qualche uomo lo contano e con la Lega che beneficia di tutti coloro che dal centrodestra hanno deciso di saltare già sul carro del vincitore Salvini.
Di certo appare difficile a Pagani con Bottone in gara contro il centrodestra che si sbriciola in tante liste e listarelle. Dove il centrodestra appare perdente è invece a Nocera Superiore dove anche il centrosinistra non sembra godere di grande e buona salute. Solo Sarno resta l’isola felice per De Luca, ammesso però che anche qui il centrodestra si divida. Dai voti del 4 marzo scorso, infatti, Canfora potrebbe clamorosamente perdere la partita se il centrodestra si presentasse unito al voto. Ma saranno capaci di comprenderlo i dirigenti di Fratelli d’Italia e Forza Italia? Se riuscissero nella missione anche a Sarno gli uomini di De Luca se la vedrebbero nera ma Canfora conta proprio su questo. “l’Ambizione sfrenata degli esponenti di centrodestra ci fa dormire sonni tranquilli. Vinceremo noi le elezioni, un po’ perché siamo uscenti, e un po’ perché il centrodestra è stato sempre ed è litigioso al proprio interno”.