La sfida tra Angri e Manfredonia dura 23 minuti - Le Cronache Angri

Allo stadio “Pasquale Novi” l’Angri ospita il Manfredonia nell’incontro valido per la terza giornata del girone H del campionato di Serie D.

Marco Scorsini opta per un 4-3-3 con Viscovo tra i pali, difesa con Kljajic, Puca, Ciriello e Severino, a centrocampo esordio dal primo minuto per Said e Rosolino con Vogiatzis a dettare i tempi di gioco. In attacco maglia da titolare per Gaeta al fianco di Messina e Petricciuolo. Franco Cinque risponde con un 4-2-3-1 con Sapri in porta, difesa con Castaldi, Forte, Konate, Sepe. A centrocampo riconfermata la coppia Amabile Carbonaro. Dietro l’unica punta Tedesco il tecnico sipontino ripropone il trio Porzio, Carbonaro Calemme.

L’Angri parte forte, ma il primo vero squillo della partita è di marca sipontina. Infatti, dopo 120 secondi dal fischio di inizio il Manfredonia conquista un calcio di punizione all’altezza della lunetta dell’area di rigore. Sul pallone si presenta lo specialista Giacobbe che prova la conclusione, il pallone si spegne sul fondo. La risposta dell’Angri non si fa attendere. Al 4’, infatti, Severino serve di testa Vogiatzis sulla trequarti. Il centrocampista greco parte palla a piede e si invola verso l’area di rigore azzurra e serve Messina che prova la conclusione che viene ribattuta dalla difesa. Al 7’ Rosolino resiste al ritorno di un avversario e cede il pallone a Messina, l’attaccante grigiorosso porta palla e pesca Said tra le linee che apre il gioco premiando il movimento sulla sinistra di Severino. Il classe 2005 punta il fondo e crossa sul secondo palo imbeccando Gaeta che tocca per l’accorrente Rosolino che da posizione centrale non riesce ad inquadrare lo specchio della porta spedendo la palla sul fondo. Con il cronometro che segna 7 minuti e 23 secondi la sfida viene interrotta per un infortunio occorso al direttore di gara Cristian Chirnoaga. Dopo aver ricevuto le cure mediche del caso, il fischietto della sezione di Tivoli fa riprendere la partita al minuto 13:33. Al 14’ ancora Angri pericoloso. Rosolino serve sul settore di destra Gaeta che si accentra e carica il sinistro. Il tiro del numero 10 doriano è deviato in corner. Dalla bandierina, alla destra di Sapri, si presenta lo stesso fantasista grigiorosso che crossa al centro pescando Puca che con il tacco allunga la traiettoria del pallone. La sfera vagante è preda di Messina che dalla fascia destra fa partire un traversone sul secondo palo dove è appostato Puca che in sforbiciata impatta il pallone spedendolo sul fondo. Al 21’ Amabile prova la conclusione dalla lunga distanza. Il tiro del numero 5 termina di molto a lato. E’ l’ultima azione della partita prima della seconda e definitiva sospensione che arriva al minuto 22:31. Il signor Chirnoaga, infatti, non riesce a continuare a dirigere l’incontro. Angri e Manfredonia dovranno di nuovo incontrarsi con il match che ripartirà dal momento in cui è stato interrotto con la prima frazione di gioco che terminerà dopo 5 minuti di recupero più eventuale supplemento per interruzioni che si verificheranno nel corso della restante parte di primo tempo da disputare.

Così in campo:

Angri: Viscovo; Kljajic, Puca, Ciriello, Severino; Rosolino, Vogiatzis, Said; Gaeta, Messina, Petricciuolo.

A disposizione: Borrelli, Casalongue Lopez, De Caro, Tandara, Pappalardo, Lombardo, Selvaggio, Rondinella, Spunticcia.

Allenatore: Marco Scorsini

Manfredonia: Sapri; Castaldi, Forte, Konate, Sepe; Giacobbe, Amabile; Porzio, Carbonaro, Calemme; Tedesco.

A disposizione: Vlasceanu, Spina, Bayo, Fischetti, Coulibaly, Veneziano, Bonicelli, Coppola, Prencipe.

Allenatore: Franco Cinque.

Marcatori: -/

Arbitro: sig. Cristian Chirnoaga della sezione AIA di Tivoli

Assistenti: sig. Matteo D’Orazio della sezione AIA di Teramo e sig. Claudio Habazaj della sezione AIA de L’Aquila.

Note: Ammoniti: -/; Espulsi: -/; Corner: 1-0; partita sospesa al 7’:23’’ e definitivamente rinviata al 22’:31’’ per un infortunio occorso all’arbitro.