Ritornerà nel <suo> stadio Arechi alla guida di una squadra, il Fondi, dopo ben cinque anni di assenza. Era il 2007 quando Nicola Provenza, allora allenatore del Sorrento, incontrò la Salernitana dell’ex presidente Lombardi e perse di stretta misura con un gol realizzato da Arturo Di Napoli. Tanta acqua è passata sotto i ponti da allora e non è sbagliato dire il <suo> stadio perchè il medico-allenatore Provenza ha avuto, da sempre, appiccicata addosso la maglia granata e soprattutto un amore sviscerato per la squadra della sua città. Purtroppo le strade con la Salernitana non si sono mai incrociate. Tranne quando è stato un baluardo del settore giovanile granata nell’era di Aliberti presidente. Altri tempi, si dirà, ma che non hanno scalfito minimamente quello che Provenza prova per la squadra di calcio della sua città. Non si è mai proposto a nessun presidente granata, nel corso di questi anni. Eppure lo poteva fare perchè è un grande intenditore di calcio. Ma lui è sempre stato lontano dai riflettori cittadini calandosi nelle realtà di città come Catanzaro, Gela, Campobasso ed ora Fondi con una grande scrupolosità. Insomma: un <gentleman> del calcio che domenica si confronterà con un altro allenatore-signore che è Carlo Perrone. Inutile dire che i due tecnici si stimano molto. Vuoi per l’età (entrambi cinquantaduenni) ma soprattutto perchè in questo mondo del pallone trovare persone come loro due è davvero difficile. Provenza non ha perso un solo incontro della Salernitana all’Arechi, quest’anno prima di essere chiamato a Fondi al posto di un altro salernitno doc (Ezio Capuano). Ha accettato la proposta con entusiasmo, sbirciando anche il calendario che, impietosamente, nella quarta domenica di novembre, lo metterà di fronte alla <sua> Salernitana. Amici contro, si potrebbe dire, di Perrone e Provenza. Inutile chiedere qualcosa a Provenza in questa settimana su come affronterà la Salernitana. Starà preparando la gara con molta attenzione. C’è da dire, però, che è stato prodigo di consigli, su come andava affrontata l’Aprilia, per il suo amico Carlo. Il Fondi aveva giocato contro l’ex capolista nel mese di ottobre. <Squadra forte – disse Provenza – ma quando la Salernitana gioca come sa nessuno le potrà resistere>. Detto e fatto alla luce anche del rotondo risultato finale dei granata due domeniche fa. E’ domenica si emozionerà il dottor Provenza entrando sul terreno di gioco? Crediamo proprio di no anche se in 90 minuti cercherà di spronare la sua squadra, che lotta per la salvezza, a contrastare la corazzata Salernitana. Sa bene, però, che al termine della gara, vada come vada, il suo abbraccio con Perrone ci sarà così come l’applauso del pubblico salernitano.
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