Ieri mattina l’infausta notizia della dipartita di una delle trombe più prestigiose del magistero dell’Orfanotrofio Umberto I
Di OLGA CHIEFFI
E’ corsa veloce la notizia della scomparsa inattesa di Vittorio Malvone, uno delle trombe più prestigiose del celebrato magistero dell’Orfanotrofio Umberto I. Vittorio Malvone aveva scelto quella durissima palestra di vita unicamente per servire la Musica. La sua famiglia, originaria di Bosco Trecase, pagava la retta per mantenerlo agli studi e la sua abnegazione e talento lo portò ad essere il primo diplomato del Liceo Musicale salernitano, nella classe del M° Antonio Avallone, e subito a vincere il concorso di prima tromba nella Banda Musicale dell’Aeronautica Militare e poi diventarne Vice-direttore. Talento eclettico, rifiutò l’offerta del leggìo di seconda tromba in Rai, ma alla testa del suo personale complesso, con il quale, con lo pseudonimo di Vittorio Del Bosco, si esibiva negli alberghi più esclusivi di Roma per i super-ospiti americani, ha anche inciso colonne sonore dei massimi compositori del tempo, in particolare con Piero Piccioni, partecipando anche a qualche film di Alberto Sordi. Lo scorso anno anche io ho avuto occasione di incontrare Vittorio Malvone, nel corso di una reunion a Roma, dei numerosi musicisti che si sono formati alla scuola di musica salernitana. Una vita spesa nella ricerca musicale e l’entusiasmo, ancora di suonare, arrangiare, fiero degli studi svolti e il divieto assoluto di avvicinare il suo nome a quello “Serraglio”, poiché lui non se ne è mai sentito parte, poiché vi aveva soggiornato unicamente per la sua passione, la Musica. Tanti gli aneddoti raccontati in quella festa, protagonista al fianco di nomi rilucenti dell’universo artistico internazionale. Ieri, tutti gli amici del gruppo Fb del Serraglio hanno ricordato la sua figura di uomo e musicista, da Camillo Vicinanza, al Maestro della Banda musicale della Polizia Antonio Imparato, Alberto Moscariello, Antonio Florio, Gaetano Schiavone, Gaetano Sica, Fulvio Di Clemente, il quale ha evocato l’immagine del suo mirabile alzabandiera, Vincenzo Sica e tutti coloro che sono riusciti a godere della sua gioia di vivere. Nel ricordo della sua figura umanissima l’intero gruppo del Serraglio, unitamente alla redazione di Le Cronache si stringe con affetto alla moglie Immacolata e alle sue figlie Enrica, Monica e Marilena, all’intera famiglia Malvone.