“….La strada sgombra/non è una via, solo due mani, un volto, quelle mani, quel volto, il gesto di una /vita che non è un’altra ma se stessa, /solo questo ti pone nell’esilio/folto d’anime e voci in cui tu vivi./E la domanda che tu lasci è anch’essa/un gesto tuo, all’ombra delle croci.” (Eugenio Montale).
Nella giornata di ieri è mancata ai vivi la dolcissima Signora Nella, madre di Fulvio Maffia, pianista e direttore del Conservatorio “Giuseppe Martucci” di Salerno, amata madre e nonna. All’amore per la famiglia ha affidato lo scopo della sua esistenza terrena che è stata semplice e schietta, ricca di affetti e sacrifici. In tempi “usa e getta” – anche la coscienza e i sentimenti, disvivere più che vivere -, ossia la vita quotidiana intesa quale consumo veloce, consunzione oscura, spendita e ricarica inerti, abbandono, cieca soddisfazione, sopraffazione, una parola, il sorriso della Signora Nella, potevano assolverti e redimere. Sull’affiorare insistente, sottile e nostalgico di emozioni, colori, profumi, vivificati dall’ascolto di una specie di racconto, un filo di storia breve e pur intenso “pieno”, oggi reso disperato, e insostenibile, per la famiglia e tutti gli amici, dall’agire quieto, incessante e inesorabile, delle grandi leggi di natura, capaci di svelare il segreto di quell’anima senza tradirla, gettandovi soltanto un raggio di luce obliqua, scopriamo dentro di noi una nuova, particolare qualità d’animo, un patrimonio di sentimenti e valori ricchissimo, quell’educazione all’amore che Nella col suo esempio, nel suo passaggio terreno è riuscito a trasmetterci. Nel rinnovare commossamente il ricordo della sua figura umanissima, maestra d’amicizia e di vita, Olga Chieffi e Antonio Florio, si stringono ai figli Fulvio, Elio e Gaetano all’inconsolabile vedovo Aldo, unitamente al direttore di Le Cronache Tommaso D’Angelo e all’ intera redazione, esprimendo le più vive condoglianze alla famiglia tutta. Il rito funebre si svolgerà nella Parrocchia di Gesù Cristo Lavoratore in Casavatore stamane alle ore 12.