La Savignano e De La Roche per “I love dance” - Le Cronache
Danza Spettacolo e Cultura

La Savignano e De La Roche per “I love dance”

La Savignano e De La Roche per “I love dance”

di Monica De Santis

Danza, ovvero un insieme strutturato di movimenti ritmici del corpo con funzione mimica, simbolica, narrativa, ecc., solitamente associati alla musica, le cui caratteristiche variano con le epoche storiche, le aree geografiche, i contesti culturali, e i cui fini possono essere rituali, ludici, religiosi, celebrativi, ecc. Danza, uguale passione, sacrificio, ma anche e soprattutto bellezza e amore. Ed è partendo da questi punti che si sta per dare il via alla nona edizione di “I Love Dance… la danza è in scena!”, concorso ideato e diretto da Carmine Landi, che quest’anno vedrà in giuria tre nomi prestigiosi, tre ballerini conosciuti ovunque. Stiamo parlando di Luciana Savignano, Andrè De La Roche e Fabio Mazzeo. L’evento, che quest’anno, causa emergenza sanitaria, sarà a numero chiuso, si terrà domenica 21 novembre presso l’Auditorium del Centro Sociale di Salerno. In palio premi non in denaro del valore di oltre 50.000 euro. I primi tre classificati di ogni sezione e categoria, saranno premiati con coppa e borse di studio, dal quarto posto saranno premiati con borsa di studio per eventi nazionali ed internazionali. Il Trofeo “I Love Dance” sarà assegnato alla coreografia, indistintamente da sezione e categoria, con il totale più alto dei voti in assoluto. Nelle diverse sezioni e categorie sarà assegnato alle scuole il premio “inPALCOSCENICO”, agli allievi la medaglia “Talento” e i premi speciali “Musicalità”, “Energia”, “Innovazione”, “Interpretazione”, “Presenza Scenica”, al coreografo il premio “Top Choreographer”. Tutti gli iscritti alla categoria Baby, saranno premiati con medaglia “Giovane Promessa”. Oltre al rilasciato l’attestato di partecipazione autografato dai maestri in giuria, valido come credito formativo. Il Concorso è suddiviso nelle sezioni di danza classica e neoclassica, moderna, contemporanea, composizione coreografica in tre categorie: Baby (fino a 9 anni compiuti), Junior (da 10 a 14 anni compiuti), Senior (dai 15 anni compiuti in su) e nelle sezioni di danza Hip-Hop, Special Show in due categorie: Under 14 e Over 14. I danzatori sono suddivisi nelle Sezioni: Solisti – Passo a due/trio e gruppi. La mission, del concorso, è da sempre quella di far incontrare e confrontare giovani danzatori che avranno la possibilità di esibirsi al cospetto della giuria composta da grandi maestri di fama televisiva e teatrale. Tre i giurati come abbiamo detto, la prima Luciana Savignano, applaudita dalla critica europea, esaltata dalla nota critica di balletto e danza italiana Vittoria Ottolenghi. Luciana Savignano si forma presso la Scuola di Ballo della Scala di Milano nella quale si diploma in seguito ad un periodo di perfezionamento al Teatro Bol’šoj di Mosca. Nel 1972 diventa prima ballerina alla Scala per diventare tre anni dopo, nel 1975, étoile. Maurice Béjart la invita nella compagnia Ballet du XXe siècle dove interpreta la Nona Sinfonia; in seguito Béjart crea per lei Leda e il Cigno e Ceque l’amour me dit con Jorge Donn. Interpreta inoltre Romeo e Giulietta, Buaki, Il Bolero, Il Lago dei Cigni, La Bisbetica Domata e Cinderella. Ed ancora Andrè De La Roche di origine corso-vietnamita e adozione americana, a sette anni già lavorava in un telefilm degli Universal Studios nel ruolo di un piccolo principe, a otto anni fa parte del musical “The King and I”, successivamente vince una borsa di studio triennale di danza classica, diretta da Eugene Loring coreografo dell’American Ballet Theater.A diciotto anni danza in molti musical, spettacoli musicali e varietà televisivi: “Can Can”, “West Side Story”, “Lola Falana Show”, “Diana Ross Show”, “Juliet Prowse Show”, “Sonny and Cher Show”, “Ringo Star Show”. Nel 1979 scritturato come solista dal grande maestro del musical Bob Fosse arriva in Italia con Dancing, nel 1984 torna in Italia ospite del Festival di Spoleto. Nel 1985 è protagonista ballerino nel film “Joan Lui”. Nel 1986 è primo ballerino nello show di Rai Uno “Serata d’Onore” e “Fantastico 8”, è coreografo e ballerino: “Jeans 2”, “Europa Europa”, “Taormina Arte”, “Festival di Saint Vincent”, “Riva del Garda”, “Avanspettacolo”, “Sotto le Stelle”, “Saluti e Baci”, “Bucce di Banana”, “Champagne”, “Beato fra le donne”, “Rose Rosse”, “Viva le Italiane”, “Gran Caffé”, “Premio David di Donatello”. Nel 2000 “Buffoni”. Vittoria Ottolenghi scrive: “…è uno dei migliori ballerini jazz del mondo, è il Nureyev della danza jazz” e gli dedica due special in “Maratona d’Estate” su Rai Uno nel 1988 e nel 1994. Nel 2002-2003: in tournée con “MUSICAL” uno spettacolo che lo impegna anche come coreografo e regista; nel 2003-2004-2005 in tournée con il Balletto di Roma con “Don Chisciotte” è coreografo e regista del “Fantasma dell’Opera” produzione e versione italiana. Ultimo giurato, ma non meno importante Fabio Mazzeo nato a Napoli, a nove anni inizia gli studi di danza classica alla scuola di ballo del “Teatro di San Carlo” di Napoli. Finiti i corsi regolari, inizia la sua carriera come danzatore classico, ma ben presto spinto da nuovi stimoli decide di lasciare Napoli per trasferirsi a Roma e studiare la danza moderna: il jazz. Frequenta la scuola di Enzo Paolo Turchi e sotto la sua direzione apprende tutto di questa nuova disciplina, infatti viene contattato dallo stesso Turchi come ballerino per una trasmissione televisiva (Drive-In); da quel momento in poi è tutta un’ascesa. Dopo anni di fortunate esperienze con i coreografi Turchi, Landi, Estill, ricopre il ruolo di solista nella compagnia di danza contemporanea “Rytme et Structure” della coreografa francese Aline Roux; per poi ritornare in televisione come primo ballerino e assistente alle coreografie. Ora è dedito alla coreografia, regia e all’insegnamento della danza moderna e più precisamente del jazz con influenze che vanno dal funky all’hip hop al lyrical.