La SanGiorgi Servizi intimata a chiudere - Le Cronache
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La SanGiorgi Servizi intimata a chiudere

La SanGiorgi Servizi intimata a chiudere

di Red.Cro.

Uno dei più grandi buchi neri nel bilancio del Comune di Castel San Giorgio è rappresentato dalla SanGiorgioServizi. Negli ultimi anni il Comune ha versato nelle casse della società oltre due milioni di euro a fronte di servizi scadenti e non sempre all’avanguardia. La società in house del Comune è stata capace di dilapidare risorse pubbliche di tutti i cittadini in maniera strana. Un organico superiore a quello di molte società in house esistenti nell’Agro, è tra le cause principali del grave stato finanziario, che insieme alla scarsa capacità di gestione di chi nei vari anni è stato chiamato ad amministrare la società, ha portato allo stato attuale. Uno stato di deficit strutturale che in ogni altro paese avrebbe già decretato la chiusura senza se e senza ma della società. Invece a Castel San Giorgio si preferisce continuare a rimpinguare le casse di una società che con 19 dipendenti, in rapporto alla popolazione residente, risulta la più numerosa dell’intera provincia di Salerno. Neanche la gestione delle società miste di De Luca a Salerno è stata capace di mettere in essere una situazione di questo genere. Oltretutto, molti dei servizi affidati alla società in house, sono risultati anche effettuati in maniera sommaria. La prova è arrivata qualche mese quando quando il comandante dei vigili urbani, Marco Inverso, si è rifiutato di pagare alcune fatture perchè contestava il mancato controllo dei parcheggi nelle zone della sosta a pagamento. Un braccio di ferro che terminò con una denuncia che a breve porterà alle conclusioni della Procura. Ma sembra che anche in altri casi molti dei funzionari si lamentino dei servizi e al momento della vidimazione delle fatture della SanGiorgioServizi le firme si fanno attendere per evitare responsabilità contabili e penali. Insomma una situazione non più sostenibile. O almeno. Se la politica intende sostenerla, i cittadini appaiono sempre più insofferenti a pagare per una simile situazione. Negli anni scorsi addirittura non sono stati pa
gati i contributi Inps e anche la successiva rateizzazione del debito è stata disattesa con l’aggravio di interessi su interessi e more su more. Anche l’amministratore attuale sembra incapace a cambiare lo stato delle cose con il risultato che a gestire la società sembra siano più i dipendenti che chi dovrebbe essere deputato a farlo. Una situazione catastrofica alla quale l’unica soluzione, per le tasche dei sangiorgesi, non può che essere la chiusura definitiva.