di Marco De Martino
Due vittorie, otto pareggi e sette sconfitte: è questo il computo generale delle partite giocate in trasferta dalla Salernitana da quando in panchina siede Stefano Colantuono. Un rendimento poco soddisfacente che, ad onor del vero, risente negativamente dal cammino tenuto dalla squadra dell’anno passato. E pensare che l’esordio di Colantuono fu proprio in trasferta e coincise con un colpaccio. Nella terz’ultima d’andata dello scorso torneo, a Chiavari, la Salernitana s’impose sull’Entella col punteggio di 2-0 per effetto delle reti di Kiyine e Sprocati. Una pia illusione fu quel successo visto che da quel momento in avanti la Salernitana è riuscita solamente un’altra volta a compiere un’impresa corsara, quella di Ascoli quando i granata vinsero 3-1. Nello scorso campionato in dodici gare giocate con Colantuono alla guida, furono cinque le battute d’arresto, altrettanti i pareggi e, come detto, e due i successi. Una media punti di 0,91 a partita, che non impedì alla Salernitana di avvicinarsi alla zona play off e conquistare una salvezza tranquilla. In questa stagione, almeno nelle prime cinque partite giocate lontano dall’Arechi (tre pareggi e due battute d’arresto), la media non è migliore. Anzi, dopo la sconfitta al “Penzo” di Venezia, è addirittura inferiore a quella tenuta un anno fa. I tre punti racimolati nella cinque gare giocate fuori casa equivalgono, infatti, ad una media punti per gara pari a 0,6. Un rendimento che non può assolutamente bastare alla Salernitana se davvero vuol puntare alla zona play off o addirittura, come qualcuno ha avventatamente ipotizzato dopo la perentoria vittoria ai danni del Livorno, alle prime due posizioni in classifica. A parziale scusante della Salernitana, la difficoltà delle gare disputate lontano dall’Arechi. E’ chiaro, però, che c’è qualcosa da limare anche dal punto di vista tattico, nelle partite in trasferta. A Colantuono il compito di trovare le soluzioni per invertire il trend negativo. Ieri intanto la Salernitana ha
ripreso subito a lavorare, in vista del match di sabato prossimo all’Arechi contro lo Spezia. I granata impegnati nella gara di Venezia hanno svolto un lavoro defaticante mentre il resto della squadra è stata impegnata con corsa e lavoro atletico. Lo staff tecnico e quello medico sono stati monopolizzati dall’analisi delle condizioni dei calciatori acciaccati. Solo fisioterapie per Akpa Akpro (postumi di un ematoma alla coscia sinistra), Di Gennaro (risentimento muscolare al flessore della coscia sinistra, le sue condizioni saranno rivalutate nelle prossime 48 ore) e Perticone. Il più vicino al recupero è l’ex capitano del Tolosa, mentre preoccupa l’ex Lazio, alle prese con un altro infortunio muscolare dopo quello patito durante il match interno con l’Ascoli. Ha ripreso, invece, Migliorini, rimasto a Salerno a scopo precauzionale venerdì scorso