Non si può pensare di «potersi rifare a poco prezzo una vita e una vista». Il cambiamento della realtà, che non si può comprare con l’infimo denaro.
Nella poesia “Occhiali” il poeta Edoardo Sanguineti, esprime la sua personale visione della realtà che lo circonda attraverso l’allegoria della vista. Sanguineti, infatti, parla del suo problema legato alla vista facendo riferimento a ciò che vede del mondo circostante. La poesia inizia con l’immagine del poeta che, col suo nuovo paio di occhiali acquistato, pensa di aver risolto il suo problema. Ben presto, però, percepisce di aver migliorato la capacità del campo visivo ma non quella percettiva del mondo che lo circonda. Anche quel senso di capogiro, sfociato in emicrania, inevitabile per chi porta per la prima volta gli occhiali, sono stati sperimentati e superati dal poeta. Tutti malori giudicati dall’ottico cui s’era rivolto come qualcosa di naturale. L’ottico, infatti, aveva affermato che il suo disturbo visivo gli aveva comportato una visione distorta della realtà, con conseguente insorgenza d’emicrania. La soluzione al problema ? Un nuovo paio di occhiali per avere una vista più nitida e precisa e distruggere la visione sbagliata del mondo che egli si era creato. Egli si accorge che, però, tutto ciò non è servito a niente e consapevole del suo problema irrisolvibile fa un’ironica e, allo stesso tempo, amara riflessione, chiedendosi come avesse mai potuto pensare di «potersi rifare a poco prezzo una vita e una vista». In queste ultime parole si palesano in modo molto chiaro l’ironia e la complessità del significato delle parole che usa. Egli, infatti, con l’espressione «poco prezzo» intende denotare l’infinito valore di ciò che desidera, ossia il cambiamento della realtà, che non può comprare con l’infimo denaro. Ha potuto migliorare la sua vista, ma non il suo pensiero. Sanguineti a parer mio rispecchia l’immagine di poeta rivoluzionario che intende apportare un cambiamento al mondo che lo circonda e lo fa utilizzando le sue poesie come strumento di divulgazione. Come lui stesso ha detto “la poesia è lo sguardo vergine sulla realtà”
Di Martina Matrone IV A Linguistico Liceo Caccioppoli Scafati