«La paura c’è, ma non serve farsi prendere dalla psicosi» - Le Cronache
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«La paura c’è, ma non serve farsi prendere dalla psicosi»

«La paura c’è, ma non serve farsi prendere dalla psicosi»

di Adriano Rescigno

Il Frecciarossa Milano – Salerno arrivato alle 16.00 era vuoto. Venti le persone controllate, nessun caso sospetto, ma la paura era tanta lo stesso, tutti con le mascherina in fila al binario per i controlli. Tra le persone controllate c’era anche la signora Paola, operatrice sanitaria, salita a Firenza per un week-end di vacanza. «Sono sono salita sul Frecciarossa a Firenze partito da Milano. Nessun ritardo, bagni puliti. pochi passeggeri. Alla partenza la stazione era vuota e siamo arrivati anche in anticipo a Salerno. Ho appena concluso controllo della temperatura – controlli erano su temperatura, saturazione e frequenza cardiaca effettuati dal personale della Croce Rossa Italiana – Treni sono vuoti. La ressa di stanotte è stato un caso unico, limitato a sabato. Sono stata per weekend di piacere a Firenze e sono tornata tranquilla, osservando le dovute precauzioni che tutti dovrebbero osservare senza farsi cogliere da psicosi». Al binario, ad attendere la fidanzata, tra il reparto mobile della polizia, il personale delle ferrovie e quello sanitario c’era Michele: «Aspetto al binario la mia ragazza partita da Roma. Cerchiamo di mantenere calma e buon senso, seguendo le norme disposte dalle autorità competenti. L’altro giorno ho preso autobus per tornare qui a Salerno ma non ho riscontrato nulla di emergenziale se non la normale allerta con gente distante e con mascherine sul viso. Si parla spesso di Covid-19 e non so se è bene o male visto che aumentano sempre più ansia e paranoia. Si sta vivendo uno scenario tra Kafka e Manzoni, non si capisce bene quello che sta sucedendo con l’umanità che sta perdendo un pò di consistenza». A poche centinaia di metri, a Piazza della Concordia, appena sceso dal suo autobus FlixBus, c’era Gabriele, autista della compagnia mentre nel parcheggio i viaggiatori venivano controllati. «C’è tensione alle fermate ma i controlli, che fortunatamente ci sono, come qui a Salerno, ci tranquillizzano . Richieste specifiche a noi autisti non ne hanno fatte, ma c’è preoccupazione tra i viaggiatori». Pino, calabrese ma salernitano di adozione alle 16.00 contemporaneamente al Frecciarossa in arrivo da Milano è arrivato a Salerno dalla sua regione d’origine. «C’è tanta paura sul viso dei viaggiatori, almeno sul treno con il quale ho viaggiato, e penso che sia qualcosa di normale, visto che lo Stato è intervenuto con ritardo, e magari maggiori posti di blocco sarebbero stati utili. Sui treni si viaggia a distanza attendendo nuove per i prossimi spostamenti. Quello che è certo, è che c’è paura».