di Monica De Santis
Si è alzato nel primissimo pomeriggio di ieri il sipario sul Nid Platform, lo strumento attraverso cui che associazione distribuzione esercizio promozionale, promuove la danza italiana e favorisce nuove opportunità di scambio tra gli artisti. Un grande progetto, un bellissimo allestimento, qualche piccolo problema di organizzazione, hanno reso la prima giornata delle due in programma molto interessante per tutti gli amanti del settore danza. Ad ospitare i primi appuntamenti della ricchissimo cartellone, della sesta edizione, è stato il teatro Pasolini. I saluti iniziali hai tanti intervenuti sono stati fatti dal sindaco Vincenzo Napoli che ha parlato di ” iniziativa che mette in luce, le più recenti espressioni di modernità e ricerca della danza. Settore questo, che dall’inizio della pandemia ha subito forse più di tutti gli altri settori artistici, con l’impossibilità di esprimersi artisticamente e l’impossibilità di fare lezione ai propri allievi. Noi qui da oggi grazie alla sinergia nata tra il comune di Salerno, La regione Campania, il teatro pubblico Campano mettiamo in contatto il mondo degli Artisti con il mercato degli organizzatori, c’è uno scambio proficuo, dove l’eccellenza viene in mostra e c’è in qualche modo la possibilità di sviluppare un ragionamento produttivo nel corso del tempo. – ha concluso Napoli – È una bella iniziativa, particolarmente significativa, che siamo onorati di ospitare e che per noi rappresenta un ulteriore passaggio che abbiamo voluto mettere in essere per cercare di riprendere ciò che si è perso e che magari forse si è trascurato nel corso della pandemia”. La sesta edizione si sdoppia in due appuntamenti che presenteranno i progetti selezionati dalla giuria che ha lavorato con impegno e passione. La giornata di ieri e quella di oggi sarà interamente dedicata agli Open Studios, ovvero produzioni in via di sviluppo, che nel confronto con gli operatori potranno meglio definire il loro percorso di lavoro. “Siamo davvero orgogliosi – ha detto l’assessore alla cultura Antonia Willburger, al margine della cerimonia di apertura dell’evento – i nostri teatri comunali sono pronti ad accogliere i protagonisti e le proposte emergenti della danza contemporanea. Questa è un’occasione importante per propore all’attenzione degli operatori italiani e internazionali, ma è anche un’occasione importante per la città di Salerno che in questi giorni ospiterà tanti operatori e tanti ballerini e coreografi provenienti da tutta Italia”. E gli artisti ospiti sono davvero tanti, così come anche il pubblico che ier ha riempito il Teatro Pasolini, pubblico composto prevalentemente da ballerini, coreografi e insegnanti di danza (poche le presenze salernitane), che non sono voluti mancare ad un appuntamento che non è solo di promozione di spettacoli, ma anche e soprattutto di confronto. Quel confronto con gl artisti che si sono esibiti sul palcoscenico del teatro salernitano, che, come da programma c’è stato al termine delle cinque esibizioni. Ma andando con ordine, dopo i saluti istituzionali la manifestazione ha preso il via con le prime esibizioni. A dare il via è stato Nicola Simone Cisternino, con un estratto della sua “My Lonely Lovely Tale”, performance che si è basata sul processo creativo della percezione, sulla fuga costante della mente dal vuoto. A seguire l’esibizione di Claudia Caldarano in “Piano solo corpo solo”, una performance concerto, sulla carezza, sul tattile gioco con qualcosa che si sottrae. Polsa performance è stata quella di Adriano Bolognino che ha proposto “Rua da saudade” nostalgia del futuro l’impianto del tempo perduto e angoscia del tempo che verrà. Penultima esibizione quella di Gianfrancesco Giannini con *Cloud” un lavoro ispirato al manifesto del comunismo queer e alle riflessioni di Georgy Mamedov e Oksana Shatalova, attivisti radicali del Kyrgyzstan. Ultimo ad esibirsi Ezio Schiavulli con “Heres: nel nome del figlio” un assolo percussivo e musicale nato dalla collaborazione con due batteristi della scena musicale contemporanea internazionale come Anne Paceo e Dario De Filippo. Alle 18, l’incontro – confronto con i protagonisti, per poi darsi appuntamento a questa mattina, quando ad esibirsi saranno altri cinque artisti. Nel ordine toccherà a Pietro Marulo, Giselda Ranieri, Sara Lupoli, Sara Sguotti e la coppia composta da Damiano Bigi e Alessandra Paoletti. La seconda trance dell’ecento si terrà, invece nel mese di maggio del 2022, quando dal 13 al 15, si esibiranno i 10 spettacoli selezionati per la sezione “Programmazione”, questi saranno presentati ad un pubblico di operatori, si spera il più ampio possibile, tra i quali saranno presenti, come annuncinato dall’organizzazione anche diverse delegazioni straniere.