Rivolge un appello a tutti i campani, “vaccinatevi”, altrimenti la “ricreazione rischia di finire tra fine settembre e inizio ottobre”. Poi, il governatore Vincenzo De Luca mette in chiaro: “In Campania resta l’obbligo della mascherina, anche in estate”. C’è un dato che De Luca, nella sua consueta diretta su Fb, chiama in causa diverse volte: “a causa della comunicazione demenziale del Governo sui vaccini, che ha creato confusione, la campagna di vaccinazione e’ rallentata”. E questo con l’arrivo delle varianti e, guardando più in là, con la riapertura delle scuole, potrebbe creare seri rischi. Quello che non va, in Italia, sui vaccini è il modello organizzativo che è stato messo in atto, ribadisce De Luca, per il quale “sui vaccini serve una sola voce, che è quella del ministero”. Intanto il caos Astrazeneca c’è stato e questo ha frenato non pochi campani, soprattutto napoletani. “Non abbiamo raggiunto l’immunità di gregge rispetto al vaccino ma abbiamo raggiunto l’immunità di gregge rispetto alla ragione perchè la quantità di pecoroni è sconvolgente, c’è una bolla mediatica nella quale non c’è spazio per la ragione o per avanzare rilievi critici”, dice. Poi avverte che sulle dosi da somministrare ai minorenni spiega: “In assenza di certezze scientifiche, ai ragazzi della fascia tra i 12 e i 17 saranno somministrati solo vaccini sicuri, cioè Pfizer e non altri. Pertanto le vaccinazioni proseguono regolarmente e in piena sicurezza”. E se il Governo sembra voler optare per lo stop all’uso delle mascherine all’esterno, anche questa volta De Luca va contro corrente: ” Credo che manterremo in Campania l’obbligo della mascherina all’aperto, anche d’estate. E’ evidente che a casa, al mare e al ristorante se ne fa a meno, ma con il numero di positivi che abbiamo ancora oggi non possiamo permetterci di correre rischi”. Del resto i contagi ci sono ancora. Sono 107 i nuovi positivi al Covid in Campania su 6.926 test molecolari esaminati ieri. Il tasso di incidenza si attesta all’1,54% in leggera risalita rispetto all’1,42% precedente. Da qui la linea di prudenza che De Luca ha tutte le intenzioni di percorrere. “Il modello organizzativo italiano non funziona, non è efficiente. Nella nota mandata dalla Campania al ministero della Salute – ha aggiunto – siamo stati chiari: non è tollerabile la confusione. La confusione determinata dal governo nazionale ha prodotto il rallentamento della campagna di vaccinazione. Non abbiamo raggiunto l’immunuità di gregge rispetto al vaccino, ma di sicuro rispetto alle persone per quanti pecoroni ci sono: siamo alla beatificazione di alcune figure come il commissario. In Campania – prosegue – le scorte di Pfizer arrivano il mercoledì tra le 14 e le 17, perdiamo i primi tre giorni della settimana: questo è il livello di efficienza. Sulla seconda dose con vaccino diverso mi fido di Galli che dice che non ci sono problemi, procediamo in questa direzione. Il problema che teniamo aperto è quello per la fascia 12-17 anni rispetto a cui non ci muoveremo senza garanzie e certezze assolute. A Napoli c’è scarsa partecipazione di over 60 alla campagna vaccinale. Non va bene. Li richiamo ad iscriversi e vaccinarsi anche perché in Campania faremo quasi solo Pfizer e Moderna”.
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