Erika Noschese
Istituire l’assessorato al Mare. E’ la proposta della Lega di Salerno che si scaglia contro la delocalizzazione del porto commerciale. La lega salviniana locale, attraverso il coordinatore cittadino Cristian Santoro esprime il proprio compiacimento sul rinnovato interesse della società civile e politica salernitana per il porto commerciale. «Molto e tanto si è discusso in questi giorni sulla realtà portuale della nostra bella città – ha dichiarato il coordinatore cittadino – Una realtà importantissima poiché il porto commerciale rappresenta, diversamente da quanto affermato da illustri figure professionali salernitane prive però, a quanto ci risulta, di competenze in materia, il “motore” dell’economia e maggiore datore di lavoro in città con i suoi tanti ed copiosi indotti». Per la Lega, infatti, il porto produrrebbe ricchezza reale e posti di lavoro e il «termine “delocalizzare” è un termine che non risponde alla realtà per quanto suggestivo e indubbiamente rispondente ad un’abile strategia di mera propaganda politica e di consenso, ma che non ha alcuna attinenza con la realtà. Infatti si tratterebbe di ricostruire una struttura complessa e articolata come sono i porti in altro luogo». Per Santoro si tratta dunque di un’operazione improbabile considerando la geomorfologia del golfo di Salerno e l’altissimo costo dell’opera che andrebbe sostenuta con capitali privati poiché i pubblici sarebbero stati già elargiti da tempo durante la gestione della vecchia autorità portuale. «A questo impianto, già di per se poderoso, poi bisognerebbe aggiungere lo stravolgimento urbanistico, logistico economico della zona interna designata – ha detto ancora Cristian Santoro – Un’operazione ciclopica in termini di tempo e denaro che al momento non risponde al alcuna necessità strategica dettata dalle scelte dei colossi internazionali che operano nel campo dei trasporti marittimi». Il porto commerciale sarebbe dunque una grande risorsa che non essere stata la causa del fallimento di una inesistente politica balneare cittadina. Consapevole dell’eccezionale importanza e complessità dell’argomento la Lega Salerno auspica che l’amministrazione cittadina congiuntamente alle altre Istituzioni competenti possano indire una serie di conferenze tecnico- scientifiche ed economiche sul reale e possibile futuro del Porto di Salerno. «Pensare Salerno senza il proprio porto sarebbe inutile oltre che dannoso. Ricordiamo come fu proprio tramite il suo porto che Salerno fu conosciuta in epoca medievale per la sua Fiera mercantile e per la sua Scuola Medica. In un mondo dominato dal commercio marittimo privarsi di una struttura economica portuale così radicata nella storia della città non può che essere solo fantasia. Per questo la Lega Salerno auspica che il comune si doti al più presto di un assessorato al Mare onde poter cogliere e sfruttare al meglio le tante occasioni economiche e di sviluppo che la vera ricchezza della città offre», ha detto infine Santoro.