“La Giornata dei calzini spaiati”, si sensibilizza sulla diversità - Le Cronache
Attualità

“La Giornata dei calzini spaiati”, si sensibilizza sulla diversità

“La Giornata dei calzini spaiati”, si sensibilizza sulla diversità

di Arturo Campanile
Si celebra la “Giornata dei calzini spaiati” e quest’anno 2024 il primo Venerdì di Febbraio cade il 2 febbraio. Lo scopo resta quello di sensibilizzare tutti, piccini e grandi, sullo spettro autistico insieme ad altre diversità e disabilità.
Calzini Spaiati e Diversità
Questa giornata nasce da una scuola primaria di Terzo di Aquileia (Udine) ad opera della maestra Sabrina FLAPP. Lo scopo era quello di presentare ai bambini semplicemente ed efficacemente perché siamo tutti differenti. La spiegazione dei silenzi di alcuni, le difficoltà di comunicazione, gli universi personali celati nei compagni. La giornata già conta dieci edizioni. La cosa importante da non dimenticare non un gioco ma una pratica quotidiana. Il fare qualcosa di differente e per di più non vietato stimola l’interesse nei piccoli e per emulazione anche negli adulti. Si parla di inclusione ma spesse volte le terminologie si rivelano astratte per molti. Ci sono l’Esclusione, la Segregazione, l’Integrazione e l’Inclusione. L’esclusione significa essere esclusi dal gruppo; la segregazione di essere radunati e messi insieme in un luogo, l’integrazione di essere nella collettività ma relegati in un sottogruppo e per finire l’inclusione indica un pieno e riconosciuto inserimento nella società.
Diversità
La diversità presenta notevoli difficoltà sebbene si tenti di fare quanto è possibile. Spesse volte gli uffici pubblici e privati presentano barriere architettoniche pressoché insormontabili. Vi sono posti riservati ai disabili che vengono puntualmente e illegalmente occupati senza che sia presente il titolare del contrassegno, condizione indispensabile per l’utilizzo legale del contrassegno. Non da meno la disabilità presenta anche molteplici sfaccettature. Ad esempio il lavoro, la comunicazione, la sessualità. Nei decenni degli anni 1970-1990 vi sono state molte legislature che hanno tenuto conto delle necessità delle categorie svantaggiate. Attualmente molti di quei diritti acquisiti sono stati reinterpretati in maniera inaccettabile. Nei luoghi di spettacolo i posti sono riservati per pochi, per di più a prezzo ridotto, come i militari di una volta. Posizionati in posti ben lontani da una buona visibilità per riservare la prima fila ai notabili del paese.
Disabilità
Tutto sembra semplice. Disabili si nasce. Può essere ma si può anche diventare, in qualsiasi età, per una malattia, per un incidente, per uno scherzo del destino. Se nati o se diventati esiste comunque un Essere Umano ricco di affezioni, sessualità, motivazioni ed aspettative. La capacità e la forza di mettersi sempre e comunque in gioco. Purtroppo spesso sorge la domanda di come sia possibile che esistano persone inconsapevoli sicure di errate cose inammissibili. In Paesi più evoluti molto spesso i diversamente abili sono trattati meglio e a volte anche in quelli meno evoluti socialmente. Ogni Disabile ha un personale Percorso di Vita. Sarebbe opportuno quando applica un suo diritto esigibile solo riconoscergli le sue prerogative e rispettarlo. Una campagna errata di informazione ha creato una sorta di sotterraneo livore verso i falsi invalidi e lo stesso utilizzo indebito dei contrassegni ne rafforza l’opinione sbagliata. Errare è umano perseverare diabolico. La stessa disabilità quando bussa alla porta, in tutte le età, ci pone la domanda se accettarla e trarne resilienza oppure odiarla con tutte le forze.
Pensiamoci su.