Non destò scalpore Frate Cionfoli, che si esibì a Sanremo, con il saio, in veste di cantante, ha suscitato ammirazione Suor Cristina, la religiosa vincitrice di The Voice Italy e ballerina nel programma Ballando con le stelle di Milly Carlucci, non dovrebbe meravigliare più di tanto Gigino Petrone, sino a qualche mese addietro, dedito alla vita francescana, il quale, dopo anni di esilio dalla città natale, ha deciso di ritornarci in pompa magna, mettendosi in gioco, da semplice cittadino, per conquistare la poltrona di primo cittadino. In pochi ci credevano, in molti ci speravano, e, forse, il suo primo obiettivo lo ha raggiunto, di mettere in discussione la vittoria di Servalli che sembrava profilarsi sin dal primo turno, essendo, quest’ultimo, riuscito a mettere insieme una coalizione variopinta, includendo persone di diversa provenienza ideologica, la più disparata da immaginare. Tante voci si rincorrevano, poi, alla scadenza della presentazione delle liste partecipanti, la convocazione dell’apertura della campagna elettorale per “La fratellanza” nascente movimento politico metelliano che fa capo proprio all’ex frate. In un cinema, pieno al cinquanta per cento, stante le prescrizioni del distanziamento sociale, Petrone ha stigmatizzato in pochi punti, il suo programma, concentrando l’attenzione su ciò che ha realizzato, nei venticinque anni di presenza al Santuario francescano di Cava: “ E’ preliminare il far conoscere alla gente l’aver reclutato tecnici ed operatori che saranno al nostro fianco per tracciare percorsi semplici e fattibili, e non persone dalle carriere mirabolanti: e chi è avvezzo chiedere da dove arriveranno i soldi per realizzare i progetti, ricordo i 25 milioni di euro spesi per ricostruire la chiesa, il convento, la casa per i poveri, delle mense, il parcheggio, quest’ultimo per rendere fruibile la zona accanto all’ospedale e non intasare con i veicoli la strada statale.” Servalli ha recuperato al patrimonio comunale questo spazio, non appena la giustizia ha fatto luce su qualche irregolarità: “Il Sindaco uscente ha reso legale ciò che era illegale, e per completarlo in quaranta giorni qualche balzello lo abbiamo commesso, ma, che si sappia, delle opere necessarie per la comunità possono vedere la luce a costo di sacrifici, ed a volte, anche con i processi.” Urbanisticamente, si è schierato apertamente contro il PUC, di recente approvato dall’Amministrazione: “Non potendo, questo strumento, derogare dal Piano Urbanistico Territoriale, si rende necessario, ed è ciò che faremo, una volta alla guida della città, sollecitare Regione, Ministero Ambiente e Ministero Lavori pubblici affinchè venga redatto in tempi brevi, il Piano Paesaggistico regionale, che possa consentire un rapido ed interessante sviluppo della città, senza troppi lacci e lacciuoli.” Perché votare lei e la sua lista? “ Se lottassi per compromessi o per pensare solo a me stesso, non mi sarei proposto alla città, ed infatti ho coinvolto uomini e donne per agire, lavorare, pensare, dialogare, realizzare, obiettivi che sono collegati da una sola parola, impegno costruttivo per migliorare Cava.” Ritorna dopo tre anni dove ha avuto i natali: “Periodo di riflessione e sofferenze, molteplici inviti a ritornare per continuare a lavorare come ho sempre fatto, guidato da una determinazione che in tanti mi riconoscono , e non mi sono sottratto al richiamo della mia terra, che spero riconoscente in questo frangente.” Alcuni sostengono che il corpo elettorale, a lei vicino, rientra nei confini del centro città: “ Mi accingo a girare per le frazioni, e nominerò per ognuna di esse un rappresentante che avrà un contatto continuo e costante con l’Amministrazione, riportando in quella sede tutti i problemi che affliggono la zona di competenza, e non mancherà di firmare un atto che ci vincolerà a rispettare quanto promesso.” Tanto entusiasmo, nessuna ripicca personale, tanto spirito battagliero, nessun attacco agli altri candidati, un esempio di sana e proficua competizione, nel segno del “La fratellanza” !
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