di Andrea Pellegrino
Maria Ricchiuti è sindaco di Novi Velia ma è anche consigliere regionale (di maggioranza) dell’Udc. Al referendum costituzionale seguirà la linea del suo partito e voterà no il 4 dicembre. E’ forse l’unico no che Vincenzo De Luca, sponsor principale della riforma Renzi, dovrà incassare in Consiglio regionale. «Troppa personalizzazione – dice Maria Ricchiuti – della campagna referendaria che è diventata la campagna elettorale di un singolo. La riforma – continua – potrebbe anche suggerire delle proposte e delle idee buone e sicuramente la Carta Costituzionale esige di qualche modifica ma non può essere travisata con questa personalizzazione». La campagna elettorale parte proprio dai Comuni. Ed i sindaci sono pronti a schierarsi, pro riforma e contrari. Maria Ricchiuti dice no, e la sua contrarierà rimbalza fino al centro direzionale di Napoli. Ma sono tanti i sindaci della provincia di Salerno che contrastano in prima persona la riforma Renzi. Come Giovanni Fortunato, primo cittadino di Santa Marina ed ex consigliere regionale. Solo qualche giorno fa ha ospitato nel suo comune una convention del centrodestra. Voterà e farà votare sicuramente no. «Per una infinità di motivazioni», dice Fortunato. «Innanzitutto perché non si risparmia un bel nulla – spiega – ma gli italiani dovrebbero indignarsi per una riforma scritta da un governo nominato dalle banche, una riforma approvata da un parlamento illegittimo come dichiarato dalla consulta e quindi da chi non rappresenta il Popolo sovrano. Siamo alla vigilia di una dittatura postcomunista. Io spero che tutti votino no». E’ indeciso, invece, il sindaco di San Mango Alessandro Rizzo: «Andrò a votare sicuramente ma non ho ancora deciso. L’unica ragione del sì che trovo davvero convincente è lo snellimento del nuovo procedimento legislativo. Per il resto mandare in senato i consiglieri regionali è una negazione della democrazia, come mandare in Provincia i consiglieri comunali». Sì convinto per Gianfranco Valiante, sindaco di Baronissi ed ex consigliere regionale. «Sono un riformista e credo che le riforme siano la chiave indispensabile per gli italiani e per il Paese, per dare all’Italia semplicità ed efficienza allo stesso tempo». In Costiera Amalfitana, si schierano, per ora, per il sì, Roberto Della Monica, sindaco di Cetara e Franco Benincasa, primo cittadino di Vietri sul Mare. «La motivazione è semplice – dice Benincasa – credo che vadano diminuiti i costi della politica. Questa è una delle occasioni che abbiamo per farlo e non vogliamo coglierla? Mi sembra assurdo».