L’ Onu premia l’imprenditore Marco Caprai, la sua è l’unica cantina italiana a promuovere l’ inclusione dei rifugiati. A Roma, nel prestigioso ateneo della Luiss, in occasione del 20 Giugno, giornata del rifugiato, l’Unhcr, l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, premia le aziende e le organizzazioni della società civile che sono distinte per aver facilitato l’ inserimento lavorativo di persone rifugiate nell’ ambito del progetto dell’ UNHCR Welcome. Working for Refugee Integration, giunto alla sesta edizione. Marco Caprai già insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per un imprenditoria etica, avvenuta il 20 Marzo al Quirinale, è stato il primo vignaiolo a ricevere il titolo di Ufficiale al merito della Repubblica Italiana. Per Caprai, 60 anni si tratta di un ulteriore riconoscimento per aver dato appunto lavoro a oltre duecento rifugiati, favorendo la loro integrazione nel Paese e nel tessuto sociale dell’Umbria, con un progetto partito nel 2016 con la Caritas di Foligno. Tutto è partito dalla riscoperta del Sagrantino, come dice Massimiliano Giansanti, presidente nazionale di Confagricoltura, che sottolinea come Caprai non si sia mai fermato ai confini dell’azienda, ma abbia sempre guardato salvando il Sagrantino, vino dalla storia antichissima, creato nel Medioevo come vino da messa dai seguaci di San Francesco, dall’estinzione. Insieme a Caprai sono state premiate nel mondo dell’ enogastronomia realtà che vanno da Lavazza a Eately, da Mutti a Nespresso Italiana,- Società Benefit, da La Doria a Inalpi, a Princes Industria Alimentari. Marco Caprai l’ uomo che da oltre trent’anni si batte a Montefalco per fare crescere fama e qualità del Sagrantino che non si ferma ai confini della sua azienda e si impegna per l’ integrazione degli immigrati. Come nasce questo progetto? I migranti che arrivano in Italia sono specializzati e vanno a sopperire una mancanza di personale per il lavoro in campagna faticoso e stagionale L’ accoglienza si trasforma in beneficio sia per l’ azienda che per i rifugiati. Ma c’è bisogno di aiuto maggiore da parte delle istituzioni sia a livello locale che nazionale ci sono problemi da risolvere per dare un’ integrazione maggiore come la mancanza di alloggi e di mezzi pubblici per arrivare dalle città alle campagne; Proveniente da una famiglia affermata nell’ imprenditoria tessile come è nata la passione per il vino? Mio padre come esperienza, in prossimità della laurea mi ha fatto fare un po’ di gavetta nell’ azienda agricola di famiglia. Quell’ azienda non l’ ho più lasciata migliorandola, ingrandendola, portando il Sagrantino oltre i confini nazionali; I suoi figli cosa faranno, seguiranno le tue orme? Sono papà di due ragazzi di 15 e 13 anni che vivono a Firenze dove mia moglie è manager di un’ azienda e per adesso vivono semplicemente la loro adolescenza poi sceglieranno con serenità la loro strada; I prossimi progetti? Il mio impegno è mirato a far crescere anche in altri ambienti la “ Arnaldo Caprai anche per dare lavoro ai miei dipendenti tutto l’anno; Il suo entusiasmo conquista e travolge come è stato alla Masterclass sul Sagrantino a Vini d’Abbazia in Lazio?Cosa pensi di questo evento? Una bella cosa che ha avuto il merito e la capacità in tre anni di accendere l’interesse su questo ambito legato alla storia del vino.
Raffaella D’Andrea
1 Comment
lieto che un componente della famiglia Caprai abbia raggiunto i massimi livelli di riconoscimento
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