di Erika Noschese
Prima le adesioni di massa, poi la grande delusione e la fuga. Nulla da fare per Italexit, il movimento politico fondato da Gianluigi Paragone che, firme da raccogliere permettendo sarà presente alle elezioni Politiche del prossimo 25 settembre. La lista è pronta, messa in campo da Rosario Rocco del Priore ma sconvolge per la totale assenza di salernitani. Una decisione che ha fatto storcere l naso a più di un’attivista che sta già meditando l’addio al partito. Per il Senato della Repubblica sono candidati: Nunzia Alessandra Schirò, Nicola Massimo, Angela Nittolo, Angela Nittolo, Luigi Malfetano. Candidati supplenti sono: Teresa Caputo, Salvatore Caraviello, Letizia D’Onofrio, Domenico Vozza.
Per il collegio uninominale 001 i candidati sono: Letizia D’Onofrio; collegio uninominale 002: Teresa Caputo; collegio uninominale 003: Giovanni Golino.
Nessuna novità neanche per quanto riguarda la Camera dei Deputati dove i salernitani risultano essere rigorosamente assenti. Per il collegio Campania 2 sono candidati: Rosario Rocco Del Priore, Sonia Di Carluccio, Francesco Metropoli, Cristina Coccia. I supplenti saranno: Marco Aruta, Francesca Mari, Sergio Delle Donne, Giuseppina Abate. Per il collegio uninominale U04 c’è Rosario Rocco Del Priore; per il collegio U05 Francesco Metropoli; Cristina Coccia per il collegio U06 e Francesca Mari per il collegio U07. Paragone in queste ore è impegnato in un tour a livello nazionale per promuovere la raccolta firme su tutto il territorio italiano e presentare i 22 punti principali del programma elettorale. Italexit dice no al green pass, all’obbligo vaccinale, all’Europa e all’Europa, all’identità digitale, ai tetti al contante, allo strapotere delle multinazionali, alle aste delle concessioni balneari, allo sfruttamento e alla precarietà, all’immigrazione selvaggia e allo sfratto dalla prima casa. Tra le proposte avanzate dal movimento politico la istituzione di una commissione di inchiesta sul covid e i vaccini. Tra le altre proposte un sì deciso alla sovranità monetaria e politica, all’aliquota al 15% per chi produce made in Italy, alla rottamazione delle cartelle degli ultimi due anni, al condono multe e sanzioni per il periodo covid, alla sicurezza e al rilancio delle periferie, al sostegno all’economia italiana, al rilancio del turismo e della ristorazione. Italexit chiede stipendio e pensioni più alte, o risarcimento danni ai cosiddetti sospesi e danni da vaccino e la difesa e la tutela degli animali. Intanto da Salerno molti attivisti che avevano detto addio alla Lega per aderire al partito di Paragone, sono intenzionati ad andare via. Dito puntato contro proprio verso colui che ha preparato le liste: Del Regno è un International sales manager, un italiano che con cataloghi e listini vende orgogliosamente il made in Italy in giro per il mondo. Del Regno, estremista, negazionista, ha un curriculum – in questo senso – di tutto rispetto. Ora bisognerà vedere cosa succede nelle prossime ore e quali saranno le azioni che intraprenderanno gli attivisti salernitani dopo la decisione di escluderli dalla lista.