Isabella Adinolfi: «Silvio Berlusconi ha lasciato un segno indelebile nella politica e in tutti noi» - Le Cronache
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Isabella Adinolfi: «Silvio Berlusconi ha lasciato un segno indelebile nella politica e in tutti noi»

Isabella Adinolfi: «Silvio Berlusconi ha lasciato un segno indelebile nella politica e in tutti noi»

di Erika Noschese
Forza Italia si appresta a vivere il Berlusconi Day. A poche settimane dall’atteso evento nazionale fervono i preparativi. Tra gli organizzatori l’eurodeputata del Ppe Forza Italia, Isabella Adinolfi.
Onorevole Adinolfi, partiamo da un bilancio di questo suo mandato che sta per giungere al termine…
«Un viaggio intenso e illuminante! In questi anni, ho avuto l’opportunità di immergermi nelle realtà più disparate del nostro territorio, confrontandomi con le sfide e le speranze dei cittadini. La politica, a mio avviso, è una continua lezione di umiltà e ascolto. In questo mandato, abbiamo conseguito successi importanti, ma ci sono anche stati momenti di riflessione e adattamento. La mia priorità è sempre stata quella di rappresentare al meglio gli interessi di chi mi ha eletto, cercando soluzioni concrete alle loro preoccupazioni. Mentre ci avviciniamo alla conclusione di questo capitolo, guardo avanti con entusiasmo e determinazione, sapendo che c’è ancora molto da fare. Grazie per questa opportunità di riflessione».
Caos vie del Mare, non un bel biglietto da visita per il Cilento e per la Regione Campania…
«È vero, il caos nelle vie del Mare non fa giustizia alla bellezza e al potenziale del Cilento e dell’intera Regione Campania. Ma ogni sfida porta con sé un’opportunità. Questa situazione ci ricorda l’importanza di investire in infrastrutture e servizi, e ci spinge a ripensare le nostre strategie per garantire che il Cilento e la Campania siano destinate a brillare come meritano. Sto lavorando attivamente per trovare soluzioni sostenibili e a lungo termine. La nostra terra ha una storia e una cultura incredibili, e mi impegno a garantire che ogni visitatore ne abbia una visione autentica e positiva».
Europee 2024, è pronta per una riconferma?
«Servire in Europa è stata un’esperienza di apprendimento profondo e un privilegio immenso. Le Europee 2024? Ci ho riflettuto molto. Penso che la decisione debba venire ascoltando innanzitutto le persone e valutando dove posso essere più utile. Se i cittadini ritengono che io possa continuare a rappresentarli al meglio, allora sono pronta a mettermi di nuovo in gioco. Ma, come sempre, sono le loro voci a guidare le mie scelte».
Il 2024 sarà anche l’anno delle provinciali probabilmente. Quale ruolo giocherà Forza Italia secondo lei?
«Il 2024 promette di essere un anno ricco di cambiamenti e opportunità. Per Forza Italia, vedo un ruolo centrale nelle provinciali. Non dimentichiamoci delle radici di Forza Italia e del suo impegno storico nelle realtà locali. Il partito sarà un punto di riferimento solido e innovativo, capace di ascoltare e interpretare le esigenze dei cittadini, dando impulso a politiche che guardino al futuro ma rispettino le tradizioni. Il territorio è il cuore pulsante della politica, e Forza Italia ha tutte le carte in regola per far sentire la sua voce».
Cosa fare oggi per avvicinare i giovani all’Europa e qual è la considerazione che si ha in Europa dell’Italia?
«Avvicinare i giovani all’Europa significa innanzitutto renderli protagonisti. Dobbiamo investire in programmi educativi, scambi e opportunità che permettano loro di vivere l’Europa, non solo di studiarla. L’Erasmus è un esempio, ma possiamo fare di più, come iniziative che connettano giovani imprenditori o artisti di diversi Paesi. Riguardo alla considerazione dell’Italia in Europa: il nostro Paese è visto come un pilastro storico, culturale e economico. Tuttavia, come ogni grande famiglia, l’Europa a volte può avere aspettative alte e ci spinge a fare sempre meglio, ma al contempo anche noi abbiamo il diritto ed il dovere di tutelare i nostri cittadini da possibili rischi e iniquità. L’Italia ha un potenziale immenso e, con la giusta visione, può riaffermare il suo ruolo di leader nel panorama europeo».
Cosa vorrebbe ancora fare prima della scadenza del mandato?
«Tre parole guidano le mie intenzioni per questi mesi finali: lavoro, Sud e sicurezza. Voglio mettere in atto politiche che stimolino la creazione di nuovi posti di lavoro, specialmente per i giovani. Il Sud ha un potenziale enorme e merita investimenti mirati per rilanciare la sua economia e le sue infrastrutture. Ma tutto ciò deve avvenire in un contesto sicuro. Quindi rafforzando le misure per garantire la sicurezza dei cittadini, affrontando le sfide legate alla criminalità e migliorando la cooperazione tra forze dell’ordine locali e nazionali. Il tempo è essenza, ma con determinazione e visione, possiamo fare grandi passi avanti».
Pnrr, secondo lei la Campania e più nello specifico la provincia di Salerno sono pronte a questa nuova sfida?
« Il Pnrr rappresenta un’opportunità cruciale per stimolare lo sviluppo economico, promuovere l’innovazione e favorire l’occupazione. Mi auguro che, sia a livello regionale che provinciale, vengano messi in atto tutti gli sforzi necessari per far sì che queste risorse contribuiscono realmente al rilancio delle nostre aree, che ancora oggi hanno purtroppo un gap evidente con la restante parte del Paese. A mio avviso, rafforzare la capacità amministrativa è un passo fondamentale per garantire che tutti gli investimenti siano gestiti in modo tempestivo ed efficiente, evitando ritardi e massimizzando l’impatto positivo delle iniziative previste dal Pnrr».
Favorevole o contrario ad un eventuale terzo mandato?
«Basandomi su quanto osservato finora, ho serie perplessità riguardo un eventuale terzo mandato del Governatore De Luca. La sua amministrazione ha dimostrato diverse carenze, e molti settori, in particolare sanità e infrastrutture sono sull’orlo del collasso negando diritti basilari ai cittadini. Un terzo mandato potrebbe consolidare una gestione che finora ha offerto risultati discutibili. La Campania merita una leadership che sia davvero in sintonia con le esigenze dei cittadini e che non si accontenti di soluzioni di facciata. È tempo di un cambiamento».
Settembre è il mese del Berlusconi Day, un’occasione importante per il partito?
«Settembre, con il Berlusconi Day, è un momento di riflessione profonda per noi. Silvio Berlusconi ha lasciato un segno indelebile nella politica italiana e nel cuore di molti. Questa occasione non è solo importante per il partito, ma è un momento di ricordo e di riconoscimento dell’impatto di un uomo che, indipendentemente dalle opinioni, ha plasmato un’era. Ci riuniamo non solo come membri di un partito, ma come testimoni di una storia che ha toccato l’Italia in profondità. È un momento di unione, gratitudine e riflessione sul nostro percorso futuro».