"Io il Tuel lo interpreto", così parlò Iuliano di Roccadaspide - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

“Quando si fa l’interesse del comune, si possono fare anche le forzature. Io ne ho fatte tante e ne continuerò a fare nell’interesse del paese”. Esordisce così Auricchio, vicesindaco di Roccadaspide, durante l’ultimo consiglio comunale di Roccadaspide.

Al centro c’è una ormai famosa delibera di giunta comunale di luglio, dove il sindaco propone e vota l’esproprio di un terreno di un cugino, ribadendo fieramente: “Il Tuel lo interpreto… Non ho paura né del Tuel…”. Non solo. La motivazione alla base dell’esproprio è la possibilità di realizzare i campi da padel previsti nel progetto sport e periferie 2020 dato che non troverebbe nessun riscontro nei documenti ministeriali.

C’è da chiedersi come mai due assessori non partecipano a tale seduta di giunta, motivo per cui, se il sindaco si fosse astenuto, la delibera non sarebbe passata. A seguito di ciò, l’ingegnere Tommaso Maria Giuliani, nominato dalla Giunta anche Rup, responsabile unico del progetto, forse colui che meglio dovrebbe conoscere le carte del progetto sport e periferie 2020, e quindi la vera collocazione dei campi da padel, dà la regolarità tecnica.

Luigi Bellissimo, a sua volta, dà la regolarità finanziaria, trattandosi inoltre di dover aprire un mutuo con la Cassa depositi e prestiti di 523.928 euro. Lo stesso Giuliani, dopo la seduta di giunta dell’ottobre scorso, procede con il verbale di accettazione dell’esproprio con il parente di quarto grado del sindaco.

Tale delibera di giunta, contenente una franca violazione dell’articolo 78 del Tuel, confluisce nella proposta consiliare del 4 dicembre scorso, nella quale il sindaco, forse a seguito di attenzione mediatica, decide di alzarsi e di non partecipare al voto. Di fronte a simili chiare evidenze, meraviglia, forse, il silenzio del presidente del consiglio comunale Vito Brenca il cui nome compare, tra l’altro, nel secondo stralcio del tratto D-E della Fondovalle Calore, in quanto commissario, Fondovalle che vede in questo momento per altri tratti l’intervento della magistratura.

Lui che vede, casualmente, a Roccadaspide, vari parenti che risultano vincitori di concorso e affidatari di incarichi vari (tra lavori di strade e la ditta Quantum per l’accertamento di tributi comunali). Stupisce il silenzio del segretario comunale, da poco assolto nell’inchiesta “Kamaraton” che ha visto coinvolti diversi amministratori di Camerota, dove la gestione della cosa pubblica era “un affare per pochi amici”, come sostennero dalla Procura.

In chiusura, per chiedere e avere il voto dei consiglieri, Auricchio afferma: “La proposta che ho letto, che voi avete ricevuto, non fa riferimento a nessuna delibera, quindi voi volete che venga annullato un qualche cosa che non esiste”. I consiglieri di maggioranza votano a favore della delibera; d’altronde, tra i tavoli di consiglio siedono persone che hanno ricevuto, o loro stessi o loro parenti, posti di lavoro, finanziamenti comunali, incarichi vari, forniture di carburanti e altri servizi. Tutti elementi di cui si parlerà in un prossimo focus.

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