Inps: meno nascite, più occupazione - Le Cronache Attualità
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Inps: meno nascite, più occupazione

Inps: meno nascite, più occupazione

di Erika Noschese

 

 

In calo le nascite ma aumenta l’occupazione. È quanto emerso, in sintesi, dal Rendiconto Sociale Provinciale dell’Inps di Salerno, presentato ieri mattina alla Camera di commercio. Nel corso della presentazione sono stati illustrati i dati socio-demografici che caratterizzano il territorio, il numero e il valore delle prestazioni erogate dall’Istituto, dati che forniscono uno spaccato significativo della provincia di Salerno, dal punto di vista sociale ed economico, in forma comparata rispetto alle altre realtà e alla dimensione nazionale. «La presentazione del Rendiconto sociale, oltre ad essere momento di condivisione di informazioni è l’occasione per rafforzare il dialogo e la collaborazione fra l’Inps e i molteplici interlocutori presenti sul territorio, ad iniziare dalle Istituzioni e dagli enti pubblici locali, dalle organizzazioni di rappresentanza dei lavoratori e delle imprese, dal mondo associativo, dai Patronati e dagli altri intermediari accreditati. Questa apertura consente all’Istituto anche di capire meglio quali sono i problemi concreti e come potere costantemente migliorare la qualità dei propri servizi, superando, laddove esistono, gli elementi critici, in una logica non autoreferenziale», ha spiegato il Direttore Provinciale, Giovanna Baldi.

Il report. Il panorama sociodemografico della Provincia di Salerno, in linea con la tendenza regionale, risulta essere caratterizzato da un andamento naturale con saldo negativo costante, consequenziale ad un andamento oscillatorio, nel tempo, dei decessi a fronte di una progressiva diminuzione delle nascite. Si denota un andamento oscillatorio all’interno della Provincia sia del numero degli emigrati sia del numero degli immigrati. Per quanto riguarda l’incidenza dei fenomeni migratori sulla popolazione, relativamente sia agli emigrati che agli immigrati, risulta coerente con quanto accade a livello regionale e inferiore con quanto accade a livello nazionale. Variazioni per quanto concerne l’aspettativa di vita ed il saldo migratorio a cavallo del biennio 2020-2021 sono da intrepretare come naturale conseguenza dell’emergenza epidemiologica; tuttavia, a partire dal 2022 si assiste ad un miglioramento del contesto demografico.

Il mercato del lavoro. Positivo il dato sul fronte dell’occupazione: nel 2023, infatti, si registra un maggiore numero di assunzioni rispetto alle cessazioni. Rispetto all’anno precedente, si assiste per gli italiani ad una riduzione delle assunzioni a tempo indeterminato e ad un aumento delle assunzioni a tempo determinato. Per gli stranieri, si osserva invece un aumento sia delle assunzioni a tempo indeterminato sia di quelle a tempo determinato. In provincia di Salerno il tasso di occupazione è del 48,7% mentre in Campania è del 44,4%. Resta ancora alto il numero dei disoccupati per la fascia d’età 15-24 con una percentuale del 29,4% a fronte però del 36,2% a livello Regionale con, a livello provinciale, 514mila inattivi e, per la fascia d’età 15-24 sono in maggioranza le donne con una percentuale che sfiora l’83% mentre per i maschi è del 75% quasi.

Riscossioni. La Provincia di Salerno ha segnato un aumento delle riscossioni per Entrate contributive, coerentemente con quanto risulta a livello regionale. Relativamente alla Vigilanza Documentale le irregolarità riscontrate risultano pari a 2.967, ovvero a circa l’81% del totale delle verifiche documentali effettuate, i rapporti di lavoro fittizi, pari a 94, risultano invece essere circa il 2,6%. Per quanto concerne i dati inerenti alla regolarità contributiva, è possibile osservare come il numero di richieste di certificazione sia diminuito rispetto al 2022 ad eccezione di quelle regolari e si conferma una netta maggioranza di Durc regolari rispetto a quelli irregolari. Per quanto riguarda le riscossioni infatti, rispetto al 2022, si registra un aumento del 7,3% a Salerno e dell’8,6% In Campania mentre a livello nazionale solo del 5,5%, A diminuire sono però le ispezioni e le evasioni contributivi accertate così come le aziende irregolari mentre sono in aumento i lavoratori in nero e gli irregolari con un netto aumento dell’importo verbali per solidarietà. Per quanto riguarda la vigilanza documentale sono 3.670 le verifiche, 967 le irregolarità riscontrate e 94 rapporti di lavoro fittizio.

Aumentano gli ammortizzatori sociali. Nella Provincia di Salerno si è riscontrato un aumento dei beneficiari di ammortizzatori sociali per cessazione di rapporto di lavoro, determinato da una crescita delle domande accolte di NASpI. Per quanto riguarda questa prestazione l’Istituto eroga il beneficio entro 30 gg per circa l’88% delle domande accolte, percentuale superiore rispetto al dato regionale, pari a circa l’84%, e inferiore rispetto al dato nazionale, pari a circa il 91%. È possibile riscontrare una diminuzione del numero dei beneficiari di ammortizzatori sociali per sospensione di rapporto di lavoro, nonostante un maggiore ricorso alla Cassa Integrazione. È da considerare che la Cassa Integrazione in deroga è una prestazione conclusasi nel 2022. Per la Cassa Integrazione Ordinaria sono notevolmente aumentati i tempi medi di attraversamento da domanda ad autorizzazione, passando da 38 gg a 58 gg, dato in linea con la media regionale e superiore alla media nazionale. I tempi di medi di attraversamento per i FIS sono diminuiti, presentano un andamento opposto, passando da 93 gg a 61 gg, dato inferiore sia alla media regionale sia a quella nazionale.

Pensioni. Sono, in totale, 251.494 i pensionati in provincia di Salerno e nel quadriennio 2020-2023 il numero delle pensioni IVS liquidate presenta un andamento oscillatorio, con il 2021 che rimane l’anno con il maggior numero di pensioni liquidate. Nella Provincia di Salerno l’importo medio mensile delle IVS liquidate, per le femmine risulta leggermente più alto e per i maschi un poco più basso rispetto alla media regionale, mentre sia per le femmine sia per i maschi più basso rispetto alla media nazionale. Nel 2023 nella Provincia sono vigenti circa 250 mila pensioni IVS, e l’importo medio delle vigenti, sia per le femmine sia per i maschi, risulta più basso sia rispetto alla media regionale sia a quella nazionale. Nel 2023 si registra un calo anche per quanto riguarda quota 100 con 222 domande e di queste 40 per le donne e 182 per gli uomini.

Invalidità civile. Nella Provincia di Salerno nel quadriennio 2020-2023 il numero di prestazioni liquidate per invalidità civile presenta un andamento tendenzialmente crescente. Sono diminuiti i tempi medi della fase amministrativa passando da 17 gg a 14 gg, dato inferiore sia a quello regionale sia al dato nazionale. Aumentano invece i tempi medi di fase sanitaria di Salerno in convenzione che passano da 28 gg a 41 gg, dato inferiore, anche in questo caso, sia a quello regionale che a quello nazionale. Nel 2023 sono state accolte circa il 60% delle domande presentate per RdC e PdC, in calo con quanto accaduto nel 2022. La prestazione di RdC si è conclusa nel 2023 e verrà sostituta dall’Assegno di Inclusione (ADI) e dal Supporto Formazione Lavoro (SFL). Nel marzo 2022 l’Assegno al Nucleo Familiare è stato sostituito dall’Assegno Unico e Universale, per il quale nel 2023 è aumentata la platea di nuclei beneficiari rispetto al 2022; tuttavia, l’Assegno al Nucleo Familiare viene ancora erogato a favore di alcune categorie specifiche di beneficiari.

Contenziosi. Nel 2023 il contenzioso amministrativo della Provincia presenta un significativo decremento del numero dei ricorsi da lavorare a fine anno, passando da 301 del 1° gennaio 133 del 31 dicembre, con un trend di lavorazione di segno positivo dei ricorsi di competenza territoriale da parte della U.O. Gestione organizzativa R.A. L’analisi dei dati attesta una situazione pressoché invariata del numero dei ricorsi pervenuti nell’anno (n. 3.236) rispetto al dato registrato per il 2022 (n.3.233). Su un totale di 3.380 ricorsi, quelli risolti amministrativamente in autotutela rappresentano circa il 9%, i ricorsi giudicati in istruttoria sono 1.059 e 131 quelli definiti per cessata materia del contendere. Il Comitato Provinciale e le Commissioni speciali hanno deliberato 1.759 ricorsi amministrativi. Per quanto concerne il contenzioso giudiziario ordinario, si attesta nel 2023 un andamento di segno positivo nella definizione dei giudizi, con un decremento della giacenza dei ricorsi da lavorare al 31 dicembre (-16%), a fronte di 7.396 giudizi pendenti totali nell’anno. I giudizi definiti risultano essere pari al 47,5%, con un andamento di definizione in crescita rispetto a quello registrato nel 2022 ed il 60% circa degli esiti espressi in favore dell’Istituto. Con riferimento al contenzioso giudiziario afferente alle prestazioni a sostegno del reddito, al 31 dicembre si rileva il 51% di giudizi definiti a fronte di 272 pendenti totali, con una crescita dell’indice di definizione registrato nel 2022 (41%). In ordine al contenzioso ordinario in materia di Invalidità civile, area legale, su 1.605 giudizi pendenti totali ne risultano definiti 891, dei quali l’80,5% con esito favorevole all’Istituto. Per quanto concerne l’area amministrativa, al 31 dicembre restano ancora da definire 49 giudizi su 67 pendenti nell’anno. Il valore del patrimonio immobiliare da reddito della Provincia di Salerno nel triennio 2021-2023 risulta invariato dal 2022. Si assiste ad una riduzione del numero dei fabbricati, che passa da 58 a 53, mentre il numero di unità agricole rimane invariato pari a 22.