Bloccata la fornitura di vestiario per gli infermieri assunti dall’ASL di Salerno, impossibilitati a svolgere regolare servizio proprio perché privi della divisa sanitaria obbligatoria. Una situazione paradossale che ha generato disagi operativi e malumori tra il personale sanitario, già sottoposto a forte pressione. I chiarimenti arrivano direttamente dalla ditta che si è aggiudicata la gara per la fornitura del vestiario. In sostanza, la vicenda nasce da un ricorso presentato in merito all’aggiudicazione dell’appalto di lavanolo, che ha di fatto bloccato l’avvio della distribuzione delle nuove divise non solo all’ASL di Salerno, ma anche ad altri enti sanitari del territorio campano. La gara in questione, bandita oltre due anni fa, è stata regolarmente aggiudicata alla prima classificata. Tuttavia, un ricorso presentato da un concorrente quarto classificato e non aggiudicatario ha interrotto il processo, impedendo alla ditta vincitrice – che era pronta a soddisfare la fornitura in tempi brevi – di procedere con la consegna. I disservizi che ne sono derivati, e che hanno coinvolto infermieri, medici e utenti, sono quindi da attribuire esclusivamente a tale ricorso, che potrebbe essere superato a breve con l’avvio dell’iter procedurale corretto. «A questo punto non ci resta che attendere una rapida risoluzione amministrativa della vicenda, al fine di una tempestiva soluzione del problema», hanno dichiarato dalla ditta, auspicando un intervento risolutivo da parte degli organi competenti. A denunciare pubblicamente l’accaduto era stato Adolfo Ardovino, commissario del sindacato Fisi Salerno e Provincia, che ha evidenziato le gravi ripercussioni sul personale sanitario. In alcune sedi, infatti, gli infermieri sono stati regolarmente assegnati ai turni, ma non possono salire a bordo delle ambulanze poiché sprovvisti dei dispositivi di protezione individuale obbligatori, tra cui le divise certificate. Una condizione che, oltre a mortificare la professionalità degli operatori, rischia concretamente di rallentare l’attività di soccorso, proprio in un periodo particolarmente delicato per l’elevato afflusso turistico e l’aumento delle emergenze stagionali.





