Di Pina Ferro
Caos al pronto Soccorso del Ruggi d’Aragona, oltre alla già enorme mole di lavoro ora il personale è costretto a fare i conti anche i tamponi positivi non solo di pazienti ma anche di alcuni infermieri. Negli ultimi giorni sono risultati positivi due infermieri, marito e moglie, residenti in un comune dei Picentini. La moglie era risultata positiva già la scorsa settimana e per questo era in isolamento e stava seguendo il percorso previsto in casi simili. Ieri mattina a seguito di tampone preventivo è emerso che si era positivizzato anche il marito. La coppia sono solo gli ultimi, in ordine di tempo, infermieri risultati positivi al Covids 19. Altri casi erano stati registrati nei giorni scorsi e tra questi pare vi fosse anche un medico. Sicuramente, il poter risultare positivo fa parte del rischio connesso al lavoro in prima linea nel reparto di emergenza dove quotidianamente si verificano centinaia di accessi, Ma è altrettanto vero che la tensione in tale reparto è sempre più forte. Il personale vorrebbe, secondo indiscrezioni, maggiori, tutele verso tale rischio epidemiologico. Presso il nosocomio locale la situazione, per quanto sotto controllo, sembra essere abbastanza drammatica: casi di Covid 19 sono stati riscontrati anche nella direzione sanitaria; positiva anche una Oss, operatrice socio sanitaria e una dottoressa di chirurgia pediatrica. Quest’ultima, stando a quanto emerge, si sarebbe sottoposta al tampone di routine ma, in attesa dei risultati giunti due giorni dopo, avrebbe continuato a lavorare, almeno fino all’esito positivo del tampone, costringendo la direzione generale dell’azienda ospedaliera universitaria a correre ai ripari. La lista dei medici e infermieri risultati positivi al Covid e contagiati sul posto di lavoro sembra allungarsi sempre di più, dopo il cado accertato del primario di urologia.