Indelli (Noi di Centro) Appello al voto - Le Cronache Attualità

A poche ore dalla conclusione della campagna elettorale, abbiamo incontrato Enrico Indelli per raccogliere le sue riflessioni finali su un percorso intenso, fatto di incontri, ascolto e confronto con i cittadini.
In questa intervista, Indelli racconta le sensazioni di questi giorni, la sua visione di cambiamento per la Campania e il valore decisivo della partecipazione democratica.
Un dialogo sincero che mette al centro i giovani, il futuro del territorio e il ruolo fondamentale del voto come atto di responsabilità collettiva.

 

Si avvicina la fine di questa campagna elettorale: quale sensazione prevale in questo momento?

Sono profondamente soddisfatto del percorso fatto. Indipendentemente dal risultato finale, questa campagna mi ha permesso di incontrare ogni giorno cittadini, famiglie, giovani, professionisti. Ho ascoltato difficoltà, paure, speranze. Ho sentito il peso delle loro attese e il dovere morale di trasformarle in impegno concreto.
Chi sarà eletto avrà sulle proprie spalle una responsabilità immensa: costruire una società più giusta, in cui nessuno venga lasciato indietro.

 

Dalle sue parole sembra emergere un forte desiderio di cambiamento. Questa può essere davvero l’occasione giusta?

Non può che esserlo.
Veniamo da anni segnati da meccanismi che hanno logorato il rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni, e ora abbiamo finalmente la possibilità di aprire una fase nuova.
Mi lasci fare una brevissima riflessione storica: il nostro Paese ha superato momenti molto difficili dalla ricostruzione post-bellica agli anni Settanta sempre grazie alla capacità della politica di ritrovare coesione, responsabilità e senso dello Stato.
Oggi siamo di fronte a una sfida analoga. Occorre ricucire il rapporto con gli elettori, restituire dignità alla politica e riportare al centro il bene comune.
La Campania può essere il luogo da cui ripartire, e queste elezioni rappresentano l’occasione per farlo.

 

Ritiene che la coalizione guidata da Roberto Fico possa garantire questo percorso?

Sono certo di sì!
Basta guardare la composizione delle liste che lo sostengono: culture politiche diverse, ma unite da obiettivi programmatici concreti e da una visione comune.
Significa riconoscere che il cambiamento richiede pluralità, dialogo e responsabilità condivisa. È un segnale importante e, soprattutto, un metodo che può portare stabilità e risultati.

 

Vuole rivolgere un appello finale agli elettori?

Sì, con convinzione.
Desidero rivolgere un invito sincero a tutte le cittadine e a tutti i cittadini a recarsi alle urne domenica 23 e lunedì 24.
La nostra democrazia vive di partecipazione: senza la voce del popolo, nessuna scelta politica può dirsi legittimata.

Il voto è un diritto, ma anche un atto di fiducia verso il futuro.
Chiedo a tutti di scegliere liberamente, senza pressioni e senza calcoli opportunistici: giudicateci sui programmi, sugli impegni presi, sulla visione che proponiamo per la Campania.

La vostra decisione determinerà il futuro delle nostre comunità, delle generazioni che verranno e del modello politico che vogliamo costruire: un modello fondato sulla trasparenza, sulla responsabilità e sulla vicinanza reale ai cittadini.

Solo con una forte partecipazione possiamo aprire una nuova stagione per la nostra Regione.
Il cambiamento è possibile, ma dipende da ciascuno di noi.