di Andrea Pellegrino
La Guardia di Finanza piomba nuovamente a Palazzo Santa Lucia. Questa volta i finanzieri hanno acquisito atti nell’ambito dell’inchiesta che coinvolge il consigliere politico alla sanità Enrico Coscioni accusato di tentata concussione per per pressioni su un dirigente di una Asl napoletana. Ma ieri le fiamme gialle hanno chiesto tutti gli atti che riguardano la nomina di direttori e commissari di aziende ospedaliere e sanitarie compiute negli ultimi mesi. Ed in particolare tra novembre e dicembre. Comprese quelle dei vari subcommissari piazzati nelle diverse aziende della Regione Campania.
Nomine che sono state tutte firmate, naturalmente, dal governatore Vincenzo De Luca. L’«approfondimento» della guardia di Finanza, sarebbe stato richiesto dalla Procura di Napoli (l’inchiesta è condotta del pm della Procura di Napoli Giancarlo Novelli e coordinata dal procuratore aggiunto Alfonso D’Avino), dopo una telefonata di Enrico Coscioni intercettata dagli inquirenti.
L’inchiesta riguarderebbe pressioni per le dimissioni di alcuni dirigenti posti ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere: tra queste, quella di Salvatore Panaro, commissario dell’Asl Napoli 3, e quella di Patrizia Caputo alla guida del Cardarelli di Napoli.
Incalzano i Cinque Stelle: «Coscioni ora faccia un passo indietro». «Senza entrare nel merito delle indagini e degli sviluppi giudiziari – dice Tommaso Malerba, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania – crediamo che sia opportuno che Enrico Coscioni, consigliere del presidente De Luca per la sanità debba fare un passo indietro e lasciare il delicato incarico che ricopre. I cittadini campani in tema di sanità già stanno pagando da troppo tempo un prezzo elevatissimo in termini di disservizi, disagi e assistenza precaria. La Regione Campania e la sanità hanno bisogno di serenità». Sulla stessa linea Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Sanità: «Applicando il criterio dell’opportunità politica e nella tutela dell’interesse dei cittadini campani, come Movimento 5 Stelle riteniamo che De Luca debba ritirare a Coscioni la delega di consigliere del presidente alla Sanità: la sanità campana è già martoriata, c’e’ bisogno di trasparenza e legalità e non certo di ombre e indagati eccellenti». «E’ l’ennesima indagine che si aggiunge a quella che già coinvolge Franco Alfieri – attacca – altro consigliere del presidente per la caccia, pesca e agricoltura». «L’ennesima grana annunciata che contribuisce a gettare ombre dense sulla Regione Campania – conclude Ciarambino – senza dimenticare l’arrivo del probabile rinvio a giudizio di De Luca e dei suoi amici di combriccola per i lavori della variante di piazza Libertà a Salerno».
L’inchiesta riguarderebbe pressioni per le dimissioni di alcuni dirigenti posti ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere: tra queste, quella di Salvatore Panaro, commissario dell’Asl Napoli 3, e quella di Patrizia Caputo alla guida del Cardarelli di Napoli.
Incalzano i Cinque Stelle: «Coscioni ora faccia un passo indietro». «Senza entrare nel merito delle indagini e degli sviluppi giudiziari – dice Tommaso Malerba, capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania – crediamo che sia opportuno che Enrico Coscioni, consigliere del presidente De Luca per la sanità debba fare un passo indietro e lasciare il delicato incarico che ricopre. I cittadini campani in tema di sanità già stanno pagando da troppo tempo un prezzo elevatissimo in termini di disservizi, disagi e assistenza precaria. La Regione Campania e la sanità hanno bisogno di serenità». Sulla stessa linea Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e membro della Commissione Sanità: «Applicando il criterio dell’opportunità politica e nella tutela dell’interesse dei cittadini campani, come Movimento 5 Stelle riteniamo che De Luca debba ritirare a Coscioni la delega di consigliere del presidente alla Sanità: la sanità campana è già martoriata, c’e’ bisogno di trasparenza e legalità e non certo di ombre e indagati eccellenti». «E’ l’ennesima indagine che si aggiunge a quella che già coinvolge Franco Alfieri – attacca – altro consigliere del presidente per la caccia, pesca e agricoltura». «L’ennesima grana annunciata che contribuisce a gettare ombre dense sulla Regione Campania – conclude Ciarambino – senza dimenticare l’arrivo del probabile rinvio a giudizio di De Luca e dei suoi amici di combriccola per i lavori della variante di piazza Libertà a Salerno».