Incendio boschivo a Nocera Superiore e Gragnano - Le Cronache Provincia
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Incendio boschivo a Nocera Superiore e Gragnano

Incendio boschivo a Nocera Superiore e Gragnano

Un incendio divampato ieri tra Nocera Superiore e Roccapiemonte ha caratterizzato la domenica delle due comunità. Le fiamme non hanno dato tregua nemmeno ai soccorsi al lavoro sino in serata. Elicotteri in zona ed anche un canadair per spegnere il fuoco che ha interessato l’area tra monte Solano e Rocca San Quirico (due i probabili inneschi, uno di mattina e l’altro di pomeriggio). In campo i vigili del fuoco e la protezione civile locale, con aiuti anche dalle città vicine. Una domenica bestiale per la Campania visti gli incendi quasi contemporanei di Fisciano – Montoro e Gragnano – Pimonte. Tantissimi gli uomini in campo e le forze dispiegate per spegnere le fiamme. È stata un giornata faticosa per tutti. L’incendio di Nocera Superiore ha causato problemi anche alla rete elettrica dei comuni di Cava, Vietri e Costiera. Sempre a Nocera Superiore, qualche giorno prima, un altro incendio ha tenuto in apprensione la popolazione. Eppure i sindaci del territorio hanno emesso ordinanze apposite in applicazione delle misure di prevenzione rischio incendi boschivi. Appelli inascoltati, molto probabilmente dai potenziali autori degli incendi, anche perché riesce difficile pensare all’autocombustione. Sul posto il sindaco Gennaro D’Acunzi, l’assessore Franco Pagano e diversi consiglieri comunali di maggioranza e minoranza. Vicenda seguita attentamente anche dal sindaco Carmine Pagano e dal vicesindaco Roberto Fabbricatore. La situazione è stata critica per molte ore, tanto da impegnare una intera giornata per le operazioni di spegnimento. In cielo il rombo di elicotteri ed aerei è stato continuo, tanto da far pensare di stare in guerra. Non è una considerazione eccessiva, ma in realtà ciò che è avvenuto e percepito da tantissimi cittadini. L’emergenza è rientrata solo in tarda serata. La speranza è che nei prossimi giorni, con ulteriori giornate di calore previste, non ci siano potenziali rischi.

Giuseppe Colamonaco

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