di Monica De Santis
Per non dimenticare. Per non dimenticare la figura di un insegnate amato dagli studenti, stimato dai colleghi. Per non dimenticare il professor Alfonso D’Antonio, insegnante di navigazione dell’istituto, velista e uomo di mare, scomparso prematuramente, ieri pomeriggio presso l’Istituto Giovanni XXIII – istituto Nautico, è stata inaugurata, alla presenza della dirigente scolastica, Daniela Novi, dell’assessore alla pubblica istruzione del Comune di Salerno Gaetana Falcone e della consigliera comunale, già assessore alla cultura Antonia Willburger la biblioteca scolastica, a lui dedicata. Presenti anche l’ingegnere Lizio, dirigente del settore Patrimonio ed Edilizia Scolastica (il quale ha rinnovato la volontà dell’Ente Provincia di intervenire con i fondi “Covid” a favore della manutenzione degli edifici scolastici e, tra questi, anche dell’istituto nautico), docenti ed ex docenti della scuola, oltre ai familiari e conoscenti del professor D’Antonio. La cerimonia ha avuto inizio con lo svelamento della targa all’ingresso della biblioteca-aula magna, avvenuto alla presenza del classico drappello di alunni in uniforme e al fischio del nostromo, subito dopo il compianto docente è stato ricordato dalle persone che lo hanno conosciuto. La sua figura di uomo poliedrico e creativo nella vita, appassionato nella professione e autentico, diretto e senza retorica nelle relazioni è stata raccontata in un video ricco di testimonianze, ciascuna delle quali ne ha tratteggiato una qualità diversa. L’ex assessore Willburger ha ricordato quanto sia fondamentale nella comunità una biblioteca, cassaforte del sapere e della conoscenza, ed ha anche parlato del progetto delle biblioteche in rete, messo in atto, la scorsa primavera e che vede già l’adesione di alcuni istituti scolastici. L’assessore Falcone, ha portato i saluti dell’amministrazione comunale tutta, ed ha elogiato il lavoro svolto dalla dirigenza e dai docenti, evidenziando quando sia importante avere spazi come quello inaugurato ieri. La dirigente scolastica ha raccontato come la volontà di recuperare tutti i volumi di proprietà della scuola, molti dei quali giacenti da anni nei sottoscala o in altri luoghi difficilmente accessibili, sia stata trasformata in progetto e, alla fine, in una viva realtà. Ha poi dichiarato l’intenzione di proseguire nel loro recupero, catalogazione e sistemazione “fino a ricoprire le pareti della grande biblioteca D’Antonio, arrivando al soffitto”, perché i libri siano a beneficio di chiunque, anche nel territorio circostante, abbia voglia di abbeverarsi all’inesauribile fonte di cultura che rappresentano. Il libro è, appunto, l’oggetto-icona protagonista del logo della scuola e il mezzo più potente di “ri-bellione”, nel senso di “riscoperta del bello”. Infine, le toccanti parole della vedova dell’insegnante hanno disegnato il ritratto di un docente amato e cercato nei giorni della malattia da tantissimi suoi studenti, colmi di riconoscenza per l’opera per niente scontata di una persona sensibile, umana, capace di offrirsi completamente alle giovani generazioni. E, per questo, una figura profondamente ispirante per gli insegnanti di oggi. La giornata si è conclusa con l’inaugurazione del murale realizzato dall’artista Vittorio D’Antonio nell’area esterna appena riqualificata, raffigurante una scena drammatica e solenne dell’Odissea, opera epica nella quale, ancora una volta, è protagonista il mare.