Annarita Caramico
Il Tar del Lazio l’altro ieri ha annullato, con due sentenze, 5 nomine dei direttori dei ‘supermusei’. Gabriel Zuchtriegel, direttore del parco archeologico di Paestum, non sembrerebbe, però, ‘toccato’ dalla sentenza. Il ricorso concernente l’archeologo tedesco- si legge nella sentenza del tribunale amministrativo – è stato escluso per un vizio di forma. Il Tribunale amministrativo ha accolto, dunque, il ricorso di due candidati alle posizioni di direzione di musei ritenendo che le procedure di selezione fossero affette da vizi. Il bando della selezione, infatti, non ammetteva la partecipazione di cittadini non italiani (ndr. il direttore del parco archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, è tedesco, ad esempio). La prova orale del concorso si sarebbe, inoltre, svolta a porte chiuse (ergo risulterebbe illegittima trattandosi di bando pubblico). Dario Franceschini, ministro dei Beni culturali, in merito si è dichiarato senza parole e ha aggiunto “non do letture politiche e rispetto le sentenze. Registro con grande dolore quello che questo comporta praticamente e per l’immagine dell’Italia nel mondo” Franceschini ha già annunciato ricorso al Consiglio di Stato contro un verdetto che l’ha lasciato “stupefatto”: ha, in seguito, ribadito la neutralità e trasparenza della commissione che ha effettuato le selezioni. Per il ministro si tratta di una “figuraccia mondiale”, insomma. Lo stesso Zuchtriegel aveva commentato così la decisione dei giudici amministrativi: “Spero che ricerca,tutela e valorizzazione nei musei italiani vadano avanti, . A mio avviso è importante che il percorso che a Paestum ha prodotto dei risultati significativi, non sia condizionato da “personalità””.