di Erika Noschese
«Mi auguro che il professore Coscioni possa dimostrare la sua giusta condotta»: lo ha dichiarato il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli commentando il provvedimento della Procura della Repubblica di Salerno nei confronti del dottor Enrico Coscioni, direttore del Dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare, e ben altri 4 medici dell’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona per la morte del 62enne Umberto Maddolo. «Aspetto che la magistratura si pronunci, come sempre detto penso che il presidio di controllo e di legalità sia indispensabile, sono fiducioso nell’azione della magistratura e vedremo nel corso del tempo cosa succederà – ha detto il primo cittadino del capoluogo di provincia – Mi astengo sempre dal commentare le inchieste in corso. Mi auguro che il dottore Coscioni possa dare la sua giusta condotta e possa far valere le sue prerogative. Aspettiamo che la magistratura, alla quale ci affidiamo con senso dello Stato e della capacità di indagine, possa esprimersi velocemente». Ad intervenire anche la Cisl Fp di Salerno che attraverso il Capo Dipartimento Sanità Pubblica e Privata Pietro Antonacchio e il segretario provinciale Alfonso Della Porte lancia l’allarme sul futuro del dipartimento ospedaliero: «Purtroppo la sospensione dell’equipe della Cardiochirurgia del Ruggi non può che avere riflessi negativi sulla programmazione delle attività della struttura. Bisogna considerare che il provedimento interviene su professionisti con estrema competenza e professionalità in un settore sanitario molto importante da un punto di vista diagnostico e di cura e i medici interessati sono tutti chirurghi di primo intervento cioè capaci di operare direttamente ed in equipe e quindi favorendo un’ampia possibilità di operazioni che certamente saranno ridimensionate rispetto al fabbisogno assistenziale – hanno dichiarato Antonacchio e Della Porta – Sulla qualità delle prestazioni che continueranno ad essere erogate si ritiene che non vi saranno problemi poiché trattasi di interventi standardizzati e sui quali alta è la professionalità degli operatori attualmente in servizio a garanzia della migliore assistenza sanitaria erogata nell’Azienda Ospedaliera Universitaria. Bisognerà ovviamente riprogrammare le agende e coinvolgere nell’immediato, in una integrazione pubblico/pubblico e pubblico/privato tutte le strutture abilitate a tali interventi per ridurre i tempi di attesa e abbattere le inevitabili liste di attesa che si determineranno nel breve periodo». Intanto, al momento si attende la nomina di un nuovo responsabile di dipartimento che andrebbe a coprire il posto di Coscioni, interdetto dalla professione medica per un anno in quanto, secondo quanto dichiarato dal Gip, a carico suo e della équipe ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza che partono dalla preparazione dell’operazione fino al lembo di garza dimenticato e che hanno aggravato le condizioni di salute di Maddolo, trasferito in rianimazione poche ore dopo l’operazione. Le indagini sono partite dalla denuncia dei familiari.