di Brigida Vicinanza
I lavoratori del Consorzio di Bacino ora non ci stanno e lanciano la stoccata. “Aut aut” per allineare il contratto di lavoro a quello di Salerno Pulita, altrimenti si va verso lo sciopero. Ieri mattina riuniti in assemblea, insieme al sindacato Fiadel che fa capo al coordinatore provinciale Angelo Rispoli, hanno preso una decisione. Stanchi infatti di essere “secondi” alla società del Comune di Salerno, avevano indetto l’assemblea per provare a trovare una soluzione. Trenta ore di lavoro previste dal proprio contratto, ma a queste ultime si aggiungono le sei ore di straordinario utili a poter affiancare gli operatori di Salerno Pulita che invece hanno un contratto di lavoro che prevede 36 ore di lavoro. E i dipendenti hanno espresso proprio la volontà di cambiare il contratto, con un’unica pretesa: “Ora o mai più”, in quanto la disparità tra le due ditte accentuerebbe le condizioni di precarietà dei lavoratori. Alla protesta dei lavoratori del Consorzio di Bacino 2 ieri mattina si sono aggiunti anche i lavoratori del Consorzio di Pontecagnano che vivono le medesime problematiche dei dipendenti salernitani, accentuati poi anche dagli arretrati degli stipendi che non sono stati ancora percepiti dagli stessi operai. Ma si apre un altro scenario con Salerno Pulita. Pare infatti che i dipendenti della società di Palazzo di Città, avrebbero indetto un’altra riunione per lunedì mattina, facendo capo ad un’altra organizzazione sindacale, cosa che non sarebbe andata giù alla Fiadel che si sta occupando della tutela dei lavorati del Consorzio. “Se dovesse essere vera la notizia – ha sottolineato Rispoli – sarebbe una discriminazione nei nostri confronti e un atto del genere non sarebbe giusto per i lavoratori del Consorzio che invece stanno lottando per ottenere la parità dei trattamenti. E per questo faccio appello all’amministrazione comunale di Salerno e al sindaco Napoli affinchè non si consumi questo ennesimo gesto”. Intanto è ancora attesa una risposta dall’assessore al bilancio del Comune di Salerno Roberto De Luca, che avrebbe dovuto incontrare i lavoratori per poter trovare una soluzione al problema. Il tutto mentre in Prefettura è arrivata la richiesta di un incontro urgente da parte del Consorzio e del sindacato.