di Adriano Rescigno
Il pino secolare che ha travolto ed ucciso sul colpo l’oculista 61enne Gioacchino Mollo nella prima mattinata di giovedì, era sicuro. Tre agronomi, nel gennaio 2019 avevano effettuato delle perizie specifiche su quel maledetto pino del parco comunale Falcone e Borsellino, e tutte e tre avevano dato esito positivo, in particolare proprio una apposita perizia su un possibile ribaltamento – poi verificatosi dopo appena un anno, probabilmente a causa delle forti raffiche di vento che hanno sfiorato i 120 km/h – ne scongiurava il pericolo. La pianta in questione, stando ai primi rilievi incaricati dalla procura della Repubblica di Nocera Inferiore – la quale ha disposto sia il sequestro della villa comunale che della salma dell’oculista che attualmente si trova nel civico cimitero – sarebbe collassata al suolo per una mancata tenuta dell’apparato radicale che non ha retto all’impatto del forte vento e che nel distaccarsi, facendo franare la pianta lungo viale Crispi ha rischiato di uccidere contestualmente altre 3 persone, una donna e 2 operai della Metellia Servizi, senza voler contare alla possibile ulteriore tragedia del se si sarebbe trovato lì sotto uno scuolabus, visto l’orario di entrata delle scuole vicine. Quanto emerge dalle perizie incaricate dal Comune, effettuate sulle piante secolari della villa, le due più grandi, i due pini, uno caduto e l’altro che ha resistito, posizionato proprio dinanzi a quello in questione, il meno sicuro (ma non da abbattere) è quello che ha resistito al vento, sul quale, dopo il dissequestro della villa e la conclusione delle indagini, probabilmente verrà adottato un provvedimento di abbattimento, dopo un’ulteriore perizia, visto che le piante in questione sono protette ed abbatterle senza autorizzazione farebbe incorrere in reato ambientale. Insomma, tutto porta ad una tragica fatalità, con le piante controllate ed altre abbattute in via precauzionale, mentre da Palazzo di Città si apprende la notizia che il giorno dei funerali, ancora da stabilire visto il sequestro della salma, sarà indetto lutto cittadino, mentre per scrivere la parola fine sulla triste vicenda di giovedì la procura nocerina continua le indagini le parco comunale, al fine di stabilire la verità e far emergere eventuali responsabilità. Sulla tragedia consumatasi a Cava l’altro ieri è interventuto anche il sindaco di Salerno Vincenzo Napoli: «Noi curiamo costantemente la manutenzione del nostro verde pubblico con gli uffici competenti e gli agronomi che certificano lo stato di salute dell’albero e provvediamo al riguardo. Se è ammalato dobbiamo, con nostro rammarico, procedere al taglio. Abbiamo appalto una serie di operazioni di ripiantumazione e provvederemo nei prossimi. giorni».