di Arturo Calabrese
38mila euro da parte del Piano di Zona S/8 nei confronti di una società il cui amministratore unico è un vicesindaco dei comuni dell’ambito. Conflitto di interessi? Etica? Questione morale? Le domande sono sempre le stesse: è legittimo? La legge lo prevede? Un ente che raggruppa vari comuni e che prende le decisioni solo con il benestare degli stessi può concedere somme in danaro ad un amministratore? A denunciare quanto accaduto è il consigliere comunale di Sessa Cilento Gabriele Falcione che entra nel merito della questione, scoperchiando un vero e proprio Vaso di Pandora.
Con delibera numero 19 del 27 settembre 2023, il Piano di Zona e i sindaci, o essi rappresentanti, avrebbero dovuto affidare l’incarico di “supporto specialistico per la realizzazione di azioni connesse a Fondi Europei, strutturali e del PNRR, gestione e rendicontazione di progetti complessi, programmazione e predisposizione alla progettualità in ambito di politiche sociali”. Fin qui, nulla di male, ma il pernicioso consigliere ha indagato sulla questione e ha scoperto che la società a cui l’incarico è stato affidato, la Campus Lab Srl, ha come amministratore il vicesindaco di Sessa Cilento Antonio Santoro. La deliberazione non è arrivata subito, come spesso accade ormai nel Cilento con una semplice alzata di mano da parte di consiglieri che tra l’altro poco sanno di quanto si sta decidendo, ma si è discusso ampiamente.
A sollevare dei dubbi è il sindaco di Laureana Cilento Angelo Serra a cui risponde il coordinatore dell’ufficio di piano Antonio Voria: «Alla società – dice – è stato dato incarico di supportare la progettista dell’ufficio di piano nella fase di avvio, di realizzazione, rendicontazione e monitoraggio di tutti i progetti non previsti dalla programmazione annuale». Progetti che richiedono un ingente supporto a cui dovrà lavorare il vicesindaco Santoro per la modica cifra di 38mila euro. Quanto sostenuto da Falcione è semplice: «È etico tutto ciò? – si chiede – l’opportunità e l’etica imporrebbero agli amministratori dei Comuni facenti parte del piano di zona Sa /8, e anche del Comune di Sessa Cilento, di non accettare incarichi remunerati. È un po’ come dare un incarico a sé stessi. Si parla di morale e di etica ma poi di esse non si trova riscontro nella vita pratica. Faccio appello proprio a questi aspetti ed io, nel caso di amministratore unico e nello stesso momento vicesindaco, non accetterai l’incarico. Discorso diverso per il Piano di Zona – aggiunge – è un ente che dovrebbe occuparsi di assistere le fasce deboli e poi dobbiamo assistere a tali decisioni. È un qualcoso di inopportuno dal punto di vista politico, al di là delle procedere che paiono a dirla tutta anomala».
Falcione, in conclusione, invita il vicesindaco a rinunciare e agli altri sindaci ad evitare di affidare tali incarichi.