di Andrea Pellegrino CAVA DE’ TIRRENI. Marco Galdi ha già pronto il suo simbolo. E all’interno pare che sia comparso anche lo scudo crociato. Insomma, l’Udc che confermerebbe l’accordo tra Cobellis e Giovanni Baldi. Quest’ultimo, in cerca di nuova casa politica in vista dell’appuntamento regionale, sarebbe ritornato al suo primo amore (politico) che gli avrebbe assicurato buone probabilità di riconferma in seno al consiglio regionale. Ma se accordo c’è, in ballo pare ci sia anche il futuro di Marco Galdi e dei suoi “responsabili”. E se Cobellis dovesse spostare la sua Udc a sinistra, Galdi e Baldi saranno costretti a fare altrettanto, con buona pace di Vincenzo Servalli, il candidato sindaco certificato dalle primarie del Pd, in questo periodo in cerca di alleanze, alleati ed accordi anche trasversali e di non belligeranza. Tant’è che tra i tanti oppositori vecchi e nuovi di Galdi, l’unico che resterebbero alla finestra sarebbero proprio Servalli ed il partito democratico che ora più che mai avrebbe potuto mettere la parola fine alla maggioranza comunale. Ed invece pare che Servalli sia stato addirittura avvicinato dai forzisti, pronti (almeno la parte che fa riferimento a Luigi Napoli) a mandare a casa Galdi e la sua amministrazione. Ma prima di far ciò pare che stiano sondando il terreno in casa democrat, attraverso il commissario cittadino azzurro Gigi Casciello. Per ora Servalli tentenna anche in attesa di conoscere gli sviluppi in Ncd, verso i quali resta in piedi un accordo fin dalle ultime Provinciali, quando il Pd sacrificò il proprio simbolo per sostenere la battaglia di Matteo Monetta, in cambio di un supporto (che c’è stato) alle primarie cittadine. Ma dal canto suo il Nuovo centrodestra è spaccato in due tra Monetta e Di Matteo, con quest’ultimo pronto anche a cambiar partito. Ma l’allargamento, le intese e gli ammiccamenti di Servalli pare gli stiano facendo perdere i suoi. E’ il caso di Fiorillo, pronto a spostarsi più a sinistra; di Palumbo che pensa ad altre formazioni ma anche dello stesso Bastolla che da secondo eletto alle primarie vorrebbe mettere su un gruppo autonomo, supportato anche dai vecchi socialisti. Stessa ipotesi anche per Enrico Polichetti e Sabato Sorrentino pronti ad abbandonare il progetto Pd, restando a mani libere, almeno in questa fase. A quanto pare l’unico che, al di là di tutto e tutti, prosegue la sua strada è proprio Marco Galdi che continua ad essere alla guida della città. Anzi che è pronto, tra l’altro, a varare la sua nuova giunta che vedrà in campo due donne.
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