di Andrea Pellegrino I sindaci si dimettano all’atto della candidatura. Questa la strategia individuata dal Partito democratico di Salerno per salvare la candidatura al Consiglio regionale di Franco Alfieri, Paolo Russomando e Tommaso Amabile. Una mossa che mira a superare l’ostacolo della direzione regionale, convocata per il prossimo lunedì. Ma soprattutto una “promessa” che Landolfi ha strappato ai tre sindaci candidati per convincere Lorenzo Guerini a cedere. La vera partita ora si giocherà ora in direzione regionale. E fino ad allora i tre sindaci manterranno i loro iter di decadenza nei rispettivi Consigli comunali, già convocati ad Agropoli, Giffoni Valle Piana e Fisciano. Ieri pomeriggio in via Manzo la direzione provinciale ha dato il suo disco verde. La lista, letta due volte dal segretario provinciale Nicola Landolfi, è stata approvata all’unanimità per alzata di mano. Nessun intervento, nonostante le polemiche della vigilia. Tutto si è risolto con un nulla di fatto e con una approvazione condivisa dall’interno partito democrat: ossia dalla maggioranza e dalle forze minoritarie, comprese quelle che avevano annunciato battaglia su alcune candidature, ed in particolare su quella di Franco Alfieri. Ma ecco la lista: a guidarla sarà l’uscente Anna Petrone. Ritenta la rielezione anche Donato Pica. Sopresa, invece, sulla candidatura espressione di Salerno città. Contrariamente alle indicazioni dei giorni scorsi, in lista entra Franco Picarone, assessore comunale al commercio e mancato consigliere regionale per una manciata di voti (alle scorse elezioni). Nello Fiore – sostenuto dal deputato Fulvio Bonavitacola – dovrà ora accontentarsi di un posto nella civica “De Luca presidente” mentre per Luca Cascone ci dovrebbe essere un posto in “Campania Libera”. Ancora nel Partito democratico ci sono, dunque, i tre sindaci: Alfieri (Agropoli); Amabile (Fisciano) e Russomando (Giffoni Valle Piana). A seguire Gina Fusco e Silvia Pisapia, quest’ultima espressione dell’area democrat guidata dal deputato Simone Valiante. In lista anche Federico Conte, sostenuto dall’area del partito che fa riferimento all’eurodeputato Paolucci e al sottosegreterario Umberto del Basso de Caro. Ufficialmente le liste si presenteranno il prossimo 2 maggio e fino ad allora non si escludono colpi di scena. Lo scoglio ora da superare è il via libera dell’organismo regionale. Qui potrebbe essere più forte l’influenza di Roma e dunque del Nazareno.
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