Il moto “Bikers Club Rivello” campione assoluto d’Italia. Dopo 12 gare, disputate in giro per i moto raduni del sud Italia di, Abbruzzo, Sicilia, Calabria, Puglia, Campania e Basilicata e aver totalizzato 359 presenze e 330 punti, il moto club potentino presieduto da Giuseppe D’Agostino (napoletano di origine, vibonatese di adozione, coordinatore del Servizio Riabilitazione al Distretto Socio Sanitario n. 71 di Sapri) unitamente al vice presidente Giuseppe Cosentino (Rivello) lo scorso 13, 14 e 15 ottobre a Torre Melissa (Crotone), si è aggiudicato il podio più alto del “Trofeo Turismo Sud”, superando nel rush finale i salernitani del Bikers Salerno City (presieduto da Felice Mele). “Il Bikers Club Rivello – spiega il presidente D’Agostino – è nato 10 anni fà su iniziativa di alcuni motociclisti per il piacere di viaggiare e girare insieme su due ruote. Il nostro club vanta 92 iscritti; ci sono giovanissimi, come Michelle (6 anni) figlia del vice presidente e mio figlio Andrea (9 anni) e tesserati, che di anni ne hanno 80, tutti accomunati dal motto, “tutti insieme con amicizia!” perché il nostro fondamento è l’amicizia, che ci accomuna sulla strada senza discriminazioni di nessun tipo.Appena possiamo, usciamo con la moto, per partecipare a moto raduni e Campionati, anche quando, piove! Vedi l’ultima sfida a Torre Melissa, che tra andata e ritorno, abbiamo percorso 700 km. sotto l’acqua! Fanno parte del parco moto del nostro club, vespe, moto da strada, enduro, cross e i “trike” (mega moto a 3 ruote). Le cilindrate spaziano dalla categoria 125 cc ai 1800 cc”. Lei quante moto possiede? “Ne ho 3! Una moto d’epoca, Honda CX 500 C Custom del 1983, mia moglie Francesca una Yamaha XV 750 “Virago” e poi, una moto da strada, Yamaha FJR 1300 cc, con la quale io, mia moglie o mio figlio, talvolta percorriamo anche più di 1.000 km in una sola uscita”. Cosa si prova a viaggiare su due ruote? “Certamente, un senso di libertà, di contatto con la natura che ci accomuna con gli altri partecipanti; é un’emozione stupenda, senza pari. È anche un modo come un altro, per far conoscere il posto dove si tiene il moto raduno e coloro che vi partecipano; al motoraduno de “il Redentore” a Massa di Maratea, eravamo in 800 con le moto parcheggiate in fila sotto la statua del Cristo”. Cosa c’è nel kit del motociclista? “Prima di tutto, il rispetto del codice della strada: casco in testa, non fare abuso di alcool o altre sostanze, velocità consentita e rispetto degli altri! Poiché nel moto turismo vige lo spirito di ospitalità ai partecipanti di alcuni moto raduni, viene garantito loro il rifocillamento, colazione, pranzo, cena e escursioni”. E per quanto riguarda l’assistenza meccanica? “In quanto tesserati F.M.I. (Federazione motociclistica italiana) abbiamo una card che ci tutela in caso di guasti su strada compreso il trasporto con carro attrezzi adeguato all’officina più vicina”. Come mai Lei ha scelto di aderire a un club lucano, piuttosto che ad uno campano? “Con gli amici del golfo di Policastro, è una vita che faccio parte del Bikers Club Rivello, dove ho trovato un clima di fratellanza e di cui da un anno e mezzo ne sono presidente. Nella competizione siamo tutti fratelli per cui non sono giustificabili atti di belligeranza; per noi è prioritario lo stare insieme. In Campania c’è poco spirito di unione».
Pino Di Donato