di Monica De Santis
Fuochi d’artificio intorno alle 19.30 sparati sul Lungomare di Salerno, da parte degli addetti della società Buongiorno Italia per festeggiare la sentenza del Tar di Salerno che ha annullato il provvedimento del Comune di Salerno. Una festa che però non è servita a tirare sù il morale ad una buona parte degli standisti dei Mercatini di Natale che partecipano alla manifestazione, finita sotto il mirino di vigili urbani e magistratura in questi giorni. Per molti di loro questa fiera è stato un totale fallimento e il decreto del Comune di alcuni giorni fa che intimava la chiusura degli stand è stato la goccia che ha fatto traboccare il vaso. “Abbiamo pagato un sacco di soldi per partecipare a questa manifestazione. Cifre che purtroppo non abbiamo recuperato. Poi questi tre giorni di tira e molla ci hanno penalizzato ancora di più. Alcuni di noi sono rimasti completamente chiusi, qualcun altro è andato via abbandonando la manifestazione, noi abbiamo lavorato con la paura che da un momento all’altro potessero arrivare i vigili urbani e chiuderci l’attività – così ieri pomeriggio gli espositori commentavano la sentenza del Tar che ha però dato “ragione” alla società vincitrice del bando di gara – ma in questi giorni i signori organizzatori non si sono mai fatti vedere. Passavano davanti a noi stand e non si fermavano. Hanno prestato attenzione solo alle loro casette di legno. Poi oggi dopo la sentenza hanno iniziato a girare ovunque con tanto di sorrisi sulla faccia. Non è la prima volta che veniamo a Salerno per i mercatini di Natale, fino allo scorso anno il riferimento per molti di noi era il professor Natella, e con lui non abbiamo mai avuto problemi, di sicuro con queste persone non lavoreremo mai più”. E mentre alcuni espositori si continuano a lamentare dell’organizzazione e delle promesse non mantenute come la mancanza di musica, (a piazza Sant’Agostino ogni giorno viene diffuso lo stesso disco in continuazione), e di animazione, gli standisti posizionati nei pressi della Villa Comunale sono comunque pronti a fare causa. “Non sappiamo se all’organizzazione o al Comune di Salerno, ma sicuramente questi tre giorni di chiusura qualcuno dovrà pur risarcirli. Siamo stati i primi e i soli ad essere chiusi, gli unici a pagare i capricci fatti dal Comune e dagli organizzatori. E nessuno si è ancora venuto a scusare. Dopo che abbiamo pagato (poco meno di 6000 euro è il costo di uno stand), che ci hanno posizionato in una strada dove la gente non viene e quella che passa non si ferma, ci hanno anche chiuso. Loro litigano, loro discutono e noi ne paghiamo le conseguenze. Credo che in questa storia, noi siamo sicuramente le vittime, e che sia Buongiorno Italia che il Comune di Salerno non hanno fatto una gran bella figura. E’ una vergogna”.