di Pina Ferro
Ha contestato tutti gli addebiti e negato di aver ricevuto mazzette in cambio di sentenze favorevoli. E’ stato sentito ieri, dal giudice per leindagini preliminari del Tribunale di Salerno, Pietro Indinnimeo, il giudice della commissione Tributaria Antonio Mauriello raggiunto, la scorsa settimana da ordinanza di custodia cautelare in carcere. Al termine dell’interrogatorio di garanzia il legale dell’indagato ha chiesto la scarcerazione. Intanto, il Gip ha rinviato gli atti al magistrato. Antonio Mauriello era già stato sottoposto alla detenzione domiciliare in seguito alle ordinanze eseguite lo scorso 18 ottobre. Secondo la Procura della Repubblica l’indagato sarebbe stato “destinatario di due dazioni di denaro di 5.000 euro ciascuna, ricevute in cambio della pronuncia favorevole al ricorrente per un valore complessivo dei contenziosi pari a circa un milione di euro”. Nella precedente ordinanza emessa ad ottobre, invece, sempre secondo gli inquirenti, avrebbe ricoperto il ruolo di ‘mediatore’ nell’iter corruttivo per ricorsi pendenti dinanzi alla Commissione Tributaria Regionale. La sua posizione si è aggravata con il prosieguo delle indagini. In seguito alle dichiarazioni rese in sede di interrogatorio da parte di due indagati, sottoposti a provvedimenti restrittivi, sono stati acquisiti, riferisce una nota della Finanza, “gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’uomo, riscontrati anche da acquisizioni documentali, inerenti gli altri due accordi corruttivi relativi a contenziosi tributari pendenti dinanzi alla commissione tributaria regionale”.