di Anna Villani
Sono giovani, ragazzate, verrebbe da dire, o almeno così, si diceva un tempo. La stessa tolleranza con la quale forse sono cresciuti in famiglia questi giovanissimi che imbrattano un luogo che dovrebbero sentire proprio. Ma, questa di cui mette a conoscenza il sindaco di Angri Cosimo Ferraioli è diventata una gran brutta abitudine, che toglie decoro e rispetto ad uno dei siti storici più belli dell’agro nocerino e di cui gli angresi vanno fieri: il Castello Doria. Dalla sua antichissima nascita domina la città, come punto di riferimento. Bello, maestoso ed oggi “deturpato”. Nelle vicinanze dei locali su via don Minzoni dove si somministrano aperitivi serali e street food in diversi giovani ordinano, consumano, per poi lanciare bicchieri, bottiglie e quanto altro, nel fossato del castello Doria divenuto inconsapevolmente una discarica della movida angrese. Quei giovani che dovrebbero divertirsi, chiacchierando, consumando aperitivi o bibite e invece di allungare le mani verso i cestini gareggiano forse a chi lancia i rifiuti più lontano. Tanto qualcuno di sicuro pulirà…penseranno loro. E, in effetti, ci sarebbe chi ripulisce le sporcizie lasciate nottetempo. Sono tre percettori del reddito di cittadinanza con il compito di mantenere pulito il castello Doria, tuttavia l’impegno divenuto prevalente è proprio per il fossato. Probabilmente se non lo ripulissero con la stessa periodicità gli angresi si ritroverebbero con una discarica a cielo aperto. “Bottiglie, cartoni della pizza, lattine, bicchieri, stoviglie utilizzate per mangiare e tanti altri oggetti che dovrebbero essere conferiti nella pattumiera, vengono lanciati nel fossato del monumento più importante della nostra città. – spiega con rammarico Cosimo Ferraioli – Ora vi invito a immaginare il momento preciso del gesto che compiono questi incivili: una volta appagati loro stessi dal consumo di cibo e bevande, si liberano di ciò che non gli occorre più lanciandolo via, imbrattando e deturpando la loro casa e soprattutto fregandosene di chi ogni giorno rende un servizio alla comunità”. Da quando sono stati attivati i progetti PUC (Progetti Utili alla Comunità) nel comune di Angri, tre dei percettori del reddito di cittadinanza coinvolti sono stati collocati al mantenimento del decoro di Palazzo Doria, svolgendo “un ottimo lavoro di pulizia quotidiana anche del fossato” sottolinea il primo cittadino. “Purtroppo, e sottolineo purtroppo, – aggiunge – le immagini documentano quello che succede ogni volta che il fossato, a giorni alterni, viene prontamente pulito: il giorno successivo gli operatori si ritrovano di nuovo davanti ad una vera e propria discarica a cielo aperto, soprattutto lato via Don Minzoni e Piazza San Giovanni. Queste immagini sono la cartina al tornasole di una parte di cittadini che non ha educazione, non l’ha mai ricevuta e mai potrà impartirla alle generazioni future. La stessa parte di cittadini che, magari, pretende ma non è disposta a dare ai suoi stessi concittadini. Vorrei che queste immagini arrivassero a tutti, commercianti e cittadini onesti soprattutto, perché sono qui a chiedervi pubblicamente di farvi anche voi promotori di ammonimenti e azioni concrete nei confronti di questo vero e proprio problema sociale”. Una situazione che finisce per mettere in difficoltà ed imbarazzare anche gli stessi commercianti della zona.