Il dottor Bruno Tozzi, incita il Ministero della Salute e del Governo a prendere una decisione spedita. A breve l’Italia si ritroverà in uno spazio angusto e vittima dei soliti ritardi. È necessario che le scuole riaprano, se non altro la copertura vaccinale ha raggiunto quasi uno stadio di equilibrio, ma precario se non si procede veementemente verso la terza dose. Alla luce di quanto registrato negli ultimi mesi, quale prospettiva sul Covid-19? “In Italia allo stato attuale abbiamo avuto oltre un milione e mezzo di casi, le cifre raggiungono 120 mila decessi. Nel mondo vengono totalizzati 216milioni di casi manifesti oltre 4milioni e mezzo di vittime. Di fronte ad una tragedia che comporta la decimazione della specie bisogna mantenere un passo spedito senza rincorrere ragionamenti discutibili. I dati parlano chiaro e mettono a tacere la dispersione di opinioni superflue sostenute da quelli che possono definirsi “neo-esperti”.” Come propone di affrontare il dibattito sulla terza dose aperto dal presidente dell’Ordine dei Medici, Giovanni D’Angelo? “Per afferrare il nocciolo della questione, ritengo che si debba procedere alla somministrazione della terza dose quanto prima. Se Israele ha iniziato già a luglio per gli over 60 e ieri per gli over 12, il Regno Unito inizierà a settembre per gli over 50, la Francia e la Germania a metà settembre con la terza dose, non comprendo quali motivi si annidato dietro la lentezza decisionale da parte del Ministero della Salute e del Governo. È vero che occorre massimizzare la copertura vaccinale, ma allo stato attuale non sta accadendo e bisognerebbe raggiungere circa 600 mila dosi all’anno per raggiungere dei risultati ottimali. Un’altra finestra interrogativa è stata aperta dalla OMS, che ritarderebbe il programma della terza dose per questioni di carattere etico, secondo cui anzitutto bisogna che il primo ciclo vaccinale sia completo anche nei paesi del terzo mondo. Ma nel mentre si attendere che tutta l’Africa sia vaccinata e quindi che 1miliardo e più di persone abbiano ricevuto prima e seconda dose, ci ritroveremmo ancora una volta ad essere gli ultimi della fila.” Quali differenze si presentano dall’autunno scorso? Si può ritornare una volta per tutte ad una normalità contenuta? “Il numero di casi di quest’anno è superiore a quello dello scorso anno. Ci avviciniamo all’autunno e siamo ancora ci sono dubbi sul da farsi. Più il tempo scorre e nuove varianti iniziano a manifestarsi anche se si cerca di mantenere i cittadini all’oscuro di questo, molte forme del Covid-19 hanno una carica virale maggiore. Anche i noVax ferventi iniziano a comprendere che il vaccino è essenziale se gli viene spiegato con garbo.È chiaro che, rispetto all’anno scorso si può ritornare a una normalità funzionale. Le scuole, gli uffici possono essere aperti ma è importante che siano rifornite di materiale a sufficienza, tamponi rapidi inclusi.” Andrea Orza
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