Il disinteresse verso le istanze dei cittadini - Le Cronache Salerno
Salerno

Il disinteresse verso le istanze dei cittadini

Il disinteresse verso le istanze dei cittadini

di Alessandro Turchi, presidente di Salerno Migliore

Ci sono delle mattine in cui l’insofferenza arriva all’istante, con un repentino moto di rabbia, all’improvviso ci si ritrova in situazioni vissute mille volte ma che, in quel momento, sono dirompenti e si si palesano in tutta la loro evidenza. Mattine in cui ti scontri frontalmente contro l’insipienza, il menefreghismo, la sciatteria ed il senso del disinteresse di un’amministrazione ignara e indifferente alle cose che non funzionano in città. Magari ti trovi nel centro storico, zona Convitto, dove alle otto di ogni mattina si accende l’inferno, con decine e decine di auto di genitori che si accalcano in strade che al massimo potrebbero contenere biciclette e pedoni. Sono suv o comunque mezzi ingombranti, e accedono alla ZTL pretendendo di passare dove non si passa, creando ingorghi infernali. Si sa, i figli devono essere accompagnati in macchina fin dentro l’aula, al banco magari, e le mamme ed i papà, tutti presi dal loro ruolo, si affacciano incattiviti dai finestrini pretendendo di passare dove non si passa. Gente che spesso non abita neanche nel centro storico, ma che al mattino riesce a superare il varco che delimita la ZTL, non si sa se con il permesso (a che titolo?) o meno. Dopo aver superato questa orda inferocita, questo esercito di accompagnatori, provi ad avventurarti lungo via Vernieri, dove la fila di auto è letteralmente ferma, perché la confluenza con via Pio XI, via del Carmine e via Gaspare Mosca e poi verso l’autostrada, crea un imbuto inaccessibile ed impenetrabile. File pazzesche di auto, file che a certi orari, specialmente davanti alle scuole, diventano veri e propri sequestri di persona, rendendo impossibile la libera circolazione e creando assurdi ed immobili trenini. I dintorni di ogni scuola, primaria, secondaria, dell’infanzia, diventano luoghi impossibili, e con essi tutte le strade del circondario. Tutti frettolosi e per questo maleducati, con auto parcheggiate sulle strisce, in doppia fila, con le quattro frecce, mentre vengono “consegnati” i figli ai docenti e poi via. Quante volte, anche da queste colonne, si è predicato per una differenziazione degli orari, per una organizzazione della mobilità che potesse provare a limitare i picchi di traffico, per una razionalizzazione dei tempi ed una maggiore attenzione alla mobilità pubblica, accompagnati da maggiori controlli per limitare la maleducazione ed i comportamenti scorretti? Ma tutti i suggerimenti, tutte le modifiche richieste, tutte le istanze dei cittadini, tutte le perplessità si infrangono sempre contro un muro di gomma, contro la assoluta indifferenza di chi, invece, dovrebbe essere al nostro fianco per una città migliore, più vivibile e più civile. L’Amministrazione sembra sorda ad ogni istanza, tutta proiettata ad occupare le cariche politiche disponibili, o concentrata sulle prossime e sempre imminenti elezioni, o sui propri progetti grandiosi, o comunque verso i propri particolari interessi, quasi mai coincidenti con quelli dei cittadini salernitani. Potremmo fare mille esempi, a partire da una Piazza Cavour deturpata da oramai tredici anni, ma ci limitiamo all’esempio del lungomare. Dopo i tanti incidenti, che purtroppo hanno visto la morte di alcuni cittadini a causa della eccessiva velocità con cui viene percorsa la strada, dopo infiniti dibattiti se sia meglio un semaforo in più, oppure i passaggi pedonali illuminati, i dossi o che altro, dopo convegni sulla sicurezza e comunicati stampa, dopo tutto questo fervore comunicativo e il finto interessamento, il risultato finale è il niente assoluto, il vuoto cosmico. Il lungomare al momento rimane così com’è, magari in attesa di un nuovo incidente e di nuovi interminabili dibattiti. Noi tutti che vorremmo una città più educata e più civile, più attrattiva e più a misura d’uomo, noi tutti che prospettiamo soluzioni, che cerchiamo di sollecitare l’amministrazione in ogni modo, continuiamo a scontrarci con il muro di gomma di chi, solo formalmente, si interessa delle nostre istanze. E tutto ciò è molto frustrante

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