Il diktat della Tartaglione a Paolo Russomando: «Sciolga il Consiglio o è fuori dalla lista Pd» - Le Cronache
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Il diktat della Tartaglione a Paolo Russomando: «Sciolga il Consiglio o è fuori dalla lista Pd»

Il diktat della Tartaglione a Paolo Russomando: «Sciolga il Consiglio o è fuori dalla lista Pd»

Non solo Alfieri. Ieri sulla scrivania della segreteria regionale del Pd è finito anche il caso Russomando, il sindaco dimissionario del Comune di Giffoni Valle Piana, candidato al Consiglio regionale per il Partito democratico. Ebbene, le dimissioni di Paolo Russomando, secondo la segreteria, sarebbero giunte troppo tardi, in considerazione dei venti giorni previsti per ritirarle. Così da Napoli pare sia partito l’ordine: non più semplici dimissioni, bensì scioglimento del Consiglio comunale di Giffoni Valle Piana e conseguente arrivo del commissario prefettizio. Anche in questo caso la direttiva sarebbe partita da Roma, ed in particolare da Lorenzo Guerini che in più occasioni ha stigmatizzato il comportamento dei sindaci candidati, promotori – nei rispettivi Consigli comunali – degli iter per la decadenza, per superare l’incandidabilità prevista dalla recente legge elettorale regionale. L’ultimatum lanciato a Russomando (per la lista di Salerno) ed a Capasso – sindaco di San Sebastiano – (per la lista di Napoli) sarebbe scaduto – secondo indiscrezioni – già ieri sera e pare che allo stato sarebbero pari a zero i margini di manovra. Ieri pomeriggio Paolo Russomando avrebbe raccolto la sua maggioranza a Palazzo di Città. D’altronde lo scioglimento del Consiglio comunale ad oggi sarebbe possibile solo con le dimissioni in blocco dei consiglieri comunali. Solo questa condizione porterebbe all’arrivo di un commissario prefettizio che accompagnerebbe l’ente comunale fino alle prossime elezioni del 2016. Una mossa, quella di Russomando, che si sarebbe scontrata con la volontà di alcuni consiglieri comunali di restare in sella e quindi di mantenere in piedi il processo di decadenza. Il prossimo e definitivo Consiglio comunale era stato già fissato per fine settimana, ossia qualche giorno prima della presentazione ufficiale delle liste regionali. Ma a questo punto pare che tutto torni in discussione. (andpell)